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Inter News 24

·12 de julho de 2025

San Siro Inter, quale sarà il futuro dello storico impianto sportivo? Ecco cosa filtra dalla Procura di Milano

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San Siro Inter, il futuro dello storico impinto meneghino rimane tuttora in bilico! Il punto tra vincoli, indagini e incertezze politiche

Il futuro dello Stadio Meazza, storica casa dell’Inter e del Milan, resta incerto, bloccato in una rete complessa fatta di vincoli storici, indagini giudiziarie e valutazioni economiche contrastanti. A rilanciare il tema è un’inchiesta de la Repubblica, che svela nuovi sviluppi dal fronte giudiziario: la Procura di Milano ha infatti acceso i riflettori sulla vicenda, aprendo a marzo un fascicolo conoscitivo a seguito dell’esposto del comitato “Sì Meazza”. Da allora, il quadro si è evoluto, includendo anche un’ipotesi di reato per permettere ulteriori approfondimenti.

Al centro delle indagini c’è il possibile vincolo sul secondo anello, che scatterebbe 70 anni dopo il primo collaudo provvisorio dell’impianto. La data ufficiale indicata dalla Soprintendenza è il 10 novembre 2025. Tuttavia, chi si oppone all’abbattimento dello stadio ritiene che ci siano prove fotografiche che attestino l’utilizzo della struttura già nel novembre 1954, il che anticiperebbe il vincolo di un anno. La settimana scorsa, i magistrati Giovanna Cavalleri e Paolo Filippini hanno ascoltato la soprintendente Emanuela Carpani per fare chiarezza.


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Anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli si è detto intenzionato a verificare la data esatta attraverso gli uffici competenti. Parallelamente, resta alta l’attenzione sulla valutazione economica dell’impianto, fissata dall’Agenzia delle Entrate a 197 milioni di euro. Una cifra che, pur essendo stata confermata da esperti di Bocconi e Politecnico incaricati dal Comune, è considerata sospetta dal comitato e oggetto di verifica anche da parte della Procura generale della Corte dei Conti.

La situazione resta dunque bloccata, anche a livello politico. Il sindaco Beppe Sala ha fissato una deadline a fine luglio, ma le frizioni interne alla maggioranza e le resistenze degli uffici tecnici complicano il percorso. In tutto questo, Inter e Milan – rappresentate dai fondi Oaktree e RedBird – spingono per una soluzione rapida, consapevoli che San Siro, senza di loro, rischia di trasformarsi in una cattedrale nel deserto.

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