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·16 de junho de 2025
Sarri: "Tornato alla Lazio per amore, non ci ho pensato un secondo"

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·16 de junho de 2025
Faccia a faccia tra Sarri e Pedullà. Su Sportitalia è stata trasmessa l'intervista all’allenatore della Lazio, durante la quale sono stati affrontati diversi argomenti, a cominciare dal suo ritorno alla guida della squadra biancoceleste.
“È un modo per aiutare la squadra del mio paese, la squadra nella quale ho fatto tutte le giovanili, nella quale ho fatto cinque o sei anni anche in prima squadra. Poi mettere la propria esperienza a disposizione dei ragazzi più giovani, nei quali mi rivedo, a inizio percorso, mi dà gusto e lo faccio molto volentieri”.
Si parte dalle idee, si sviluppa, si fa anche qualche passo indietro. Nel calcio attuale pensare di poter avere 25 calciatori adatti al proprio calcio sta diventando praticamente impossibile. Perché cambiare le rose a disposizione delle società sta diventando sempre più dispendioso. Sta cambiando la capacità di sapersi adattare ai giocatori che uno ha a disposizione. Mi scappa da sorridere quando mi dicono che certe squadre che ho allenato dopo non giocano come il mio Napoli, ma non possono giocare come il mio Napoli. Se fosse il contrario, forse sarebbe anche controproducente perché lì avevo delle caratteristiche tecniche che mi consentivano di giocare in quel modo. Mi sarebbe piaciuto replicare un modello simile perché è quello che mi dà più gusto, però se alleno Immobile non posso farlo giocare come Mertens, son giocatori diversi. Poi la mia esperienza alla Lazio non la posso racchiudere negli ultimi tre mesi in cui le cose non sono andate bene, la mia esperienza alla Lazio è un secondo posto, che è il miglior risultato degli ultimi 25 anni della Lazio. Quindi la considero un’esperienza positiva, abbiamo fatto un ottavo di finale con il Bayern Monaco…
Sicuramente il Bayern dopo quell’episodio si è rinfrancato. L’inizio partita del Bayern ci poteva dare adito a delle speranze, era una squadra un po’ nervosa, complice il contesto polemico. La prima mezz’ora non sono stati aiutati tanto dai tifosi, quindi andare in vantaggio in quel contesto poteva creare dei presupposti. Però poi… la verità è che il Bayern era più forte di noi.
Che se fossimo andati in vantaggio la potevamo portare avanti fino in fondo, perché lo spirito della squadra in quel momento era molto basso.
Principalmente per amore, perché da un punto di vista razionale non è la scelta più logica. Però a me la Lazio m’ha preso. C’ho amore nei confronti della società, dei tifosi, la scelta è stata d’amore. C’hai pensato molto? C’erano altre cose, per fortuna quest’anno a differenza dello scorso anno ho avuto diversi interessamenti e trattative. Questo è motivo di soddisfazione, però non è che c’ho pensato neanche più di tanto, in 48 ore ho deciso.