Juventusnews24
·30 de outubro de 2025
Scommesse illegali: Perin tra i primi a chiedere di pagare la sanzione, strada diversa per Fagioli e Tonali. Tutte le novità

In partnership with
Yahoo sportsJuventusnews24
·30 de outubro de 2025

Si avvia verso la conclusione, almeno per quanto riguarda i calciatori-scommettitori, l’inchiesta della Procura di Milano sul giro di scommesse clandestine. Come riportato da Calcio e Finanza, sono già arrivate le prime richieste di “oblazione”, la procedura che permette di estinguere il reato pagando una semplice ammenda. Tra i primi a muoversi c’è anche il portiere della Juventus, Mattia Perin, che insieme ad altri colleghi ha chiesto di chiudere la partita versando 250 euro.
L’inchiesta milanese, distinta da quella torinese che ha portato alle squalifiche sportive, si concentrava su un sistema di puntate su piattaforme illecite, in particolare poker online ed eventi sportivi diversi dal calcio. L’indagine, coordinata dai pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini, aveva portato lo scorso maggio all’arresto di cinque persone, considerate i “gestori” del giro.
Da quanto si è saputo, in Procura sono già state presentate le istanze di Mattia Perin, di Samuele Ricci (centrocampista del Milan) e di Raoul Bellanova (difensore dell’Atalanta). Nei prossimi giorni sono attese le richieste degli altri giocatori coinvolti; le istanze otterranno l’ok dei magistrati e, con il versamento dei 250 euro a testa, i calciatori chiuderanno definitivamente il procedimento penale a loro carico.
In totale, nelle indagini erano emersi i nomi di 13 calciatori. Tra questi, oltre a Perin, figurano anche altri giocatori della Vecchia Signora come Weston McKennie, e nomi noti come Nicolò Zaniolo e Alessandro Florenzi. Anche per loro, la strada più probabile sarà quella dell’oblazione, essendo accusati solo del reato contravvenzionale di aver preso parte alle scommesse illegali.
Discorso diverso, invece, per Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. I due centrocampisti, già squalificati dalla giustizia sportiva dopo la prima inchiesta torinese, hanno nel fascicolo milanese un’accusa in più: quella di aver pubblicizzato e promosso attivamente le piattaforme illecite con altri compagni. A causa di questa contestazione, per loro due la strada dell’oblazione non è percorribile e dovranno necessariamente ricorrere al patteggiamento per definire la loro posizione con la giustizia ordinaria.
Il vero focus dell’inchiesta della Procura di Milano, comunque, non riguarda i calciatori, considerati l’ultimo anello della catena. Le indagini principali si concentrano sui presunti gestori, Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, e altri tre indagati. Secondo l’accusa, questi avrebbero utilizzato una gioielleria di lusso, la Elysium, per simulare la vendita di orologi e ricevere sui propri conti i bonifici dei giocatori, utilizzati «a copertura dei debiti contratti dai giocatori» sulle piattaforme clandestine. Per i cinque principali indagati, l’udienza per i patteggiamenti è già fissata per il prossimo 26 novembre. Per Perin e gli altri giocatori “semplici” scommettitori, invece, la vicenda si chiude con una piccola ammenda.









































