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Calcionews24

·27 de agosto de 2025

Serie A, arbitri sotto esame: servono esperti di comunicazione, ma i fondi scarseggiano

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Serie A, arbitri ancora sotto esame: servono esperti di comunicazione, ma i fondi scarseggiano. Tutti i dettagli

Il calcio italiano si confronta con una nuova sfida: migliorare la comunicazione degli arbitri durante le dirette televisive. A far scattare l’allarme è stato il video dell’arbitro Gianluca Manganiello — noto direttore di gara con esperienza in Serie A — che, durante Como-Lazio, ha annunciato l’annullamento di un gol con un tono solenne ma impacciato, diventando oggetto di ironia sui social.

Da tempo il designatore Gianluca Rocchi, ex arbitro internazionale e figura chiave nella gestione tecnica della categoria, lavora per introdurre un “coach della comunicazione” al fianco degli arbitri. L’obiettivo? Formarli nel public speaking, insegnando loro a gestire voce, tono ed emozioni nei momenti di massima esposizione mediatica. Un cambiamento necessario, soprattutto ora che gli annunci in diretta stanno diventando parte integrante dello spettacolo calcistico.


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Tuttavia, il progetto si scontra con ostacoli economici. I preventivi per un formatore professionista superano i 150 mila euro a stagione, cifra che la FIGC — la Federazione Italiana Giuoco Calcio — fatica a sostenere. I tagli al budget hanno già avuto ripercussioni: il presidente federale Gabriele Zappi ha dovuto affrontare le proteste dei Video Match Official (VAR), che reclamavano stipendi arretrati minacciando lo sciopero. Anche le sezioni arbitrali locali hanno subito una riduzione del 13% nei contributi per il semestre luglio-dicembre.

Nonostante la reputazione internazionale degli arbitri italiani, considerati tra i più preparati tecnicamente, la comunicazione resta un tallone d’Achille. In un’epoca in cui ogni parola può diventare virale, saper parlare in pubblico è fondamentale quanto saper applicare il regolamento.

Senza investimenti mirati, il rischio è che la voce degli arbitri continui a far discutere — ma non per la loro autorevolezza.

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