Serie A stop al pallone arancione e Zenga ironizza: «Abbiamo ricevuto troppe proteste» | OneFootball

Serie A e la decisione ufficiale della Lega di tornare sui propri passi: addio al pallone arancione dopo le segnalazioni legate alla visibilità

La Serie A ha deciso di fare marcia indietro. Il pallone arancione, introdotto per le gare invernali, non verrà più utilizzato nel massimo campionato italiano. Una scelta maturata dopo numerose proteste, arrivate sia dagli addetti ai lavori sia dal pubblico, legate soprattutto ai problemi di visibilità.

Ad annunciarlo è stato Lorenzo Simonelli, presidente della Lega Calcio Serie A, che ha spiegato nel dettaglio le motivazioni della decisione.

SIMONELLI – «Basta pallone arancione. Abbiamo ricevuto tante giuste proteste. Ci sono persone che non riescono a vederlo per il daltonismo. Abbiamo chiesto al nostro fornitore di anticipare la fornitura di nuovi palloni. È stata una scelta non felice: ci vorrà un po’ di tempo, ma si tornerà al bianco o al giallo».

Parole chiare, che certificano l’abbandono definitivo del pallone arancione e il ritorno a soluzioni cromatiche più tradizionali, considerate più inclusive e funzionali sia per chi gioca sia per chi segue le partite in televisione.

La notizia ha trovato subito l’approvazione di Walter Zenga, ex portiere dell’Inter, che ha commentato la decisione con il suo consueto stile ironico attraverso un post su Instagram.

ZENGA – «Menomale. Pensavo: 1) il mio televisore è da cambiare; 2) non ci vedo più; 3) mi ero stancato di adattare le funzioni di colore, illuminazione e contrasto; 4) il pallone arancione aveva aumentato la mia intuizione su quello che succedeva».

Un commento che ha strappato più di un sorriso e che riassume bene il sentimento diffuso tra tifosi ed ex calciatori. L’esperimento del pallone arancione, nato con l’idea di migliorare la visibilità nelle partite invernali, si è rivelato controproducente, soprattutto per chi soffre di disturbi visivi.

La Serie A, dunque, torna alle origini. Una decisione che chiude una parentesi poco fortunata e che, come dimostra la reazione di Zenga, è stata accolta con sollievo da molti osservatori. Del resto, come ha ironizzato lo stesso ex portiere, chissà cosa sarebbe successo se avesse dovuto parare quel pallone dal vivo e non soltanto guardarlo in tv.

Fonte: Lega Serie A / dichiarazioni riprese dai media