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·16 de novembro de 2025

Sinner, l’azzurro vince le ATP Finals contro Alcaraz. Il resoconto del match che si è disputato a Torino

Imagem do artigo:Sinner, l’azzurro vince le ATP Finals contro Alcaraz. Il resoconto del match che si è disputato a Torino

Sinner, l’hai fatto ancora. E questa volta è ancora più grande. Una partita che Jannik è riuscito a vincere nonostante qualche errore di troppo

Il tennista italiano conquista il suo secondo trionfo consecutivo nel “torneo dei maestri”, davanti al pubblico di casa, completando un altro capitolo epico della rivalità più intensa del tennis contemporaneo. L’Inalpi Arena esplode per Sinner: 13mila spettatori, uniti ai milioni davanti alla tv, celebrano un’Italia della racchetta che non aveva mai toccato vette simili. Mai avevamo avuto un numero uno, mai un tennista capace di sollevare quattro Slam, mai un campione delle Finals. Sinner ha riscritto tutto, e lo ha fatto con un déjà-vu che sa di leggenda: Torino 2024, poi Torino 2025, sempre senza perdere un set.

Questa volta, però, davanti non c’era l’outsider Fritz, ma il rivale dei rivali: Carlos Alcaraz, il numero uno dell’anno. Una finale che nel solo 2025 si è ripetuta sei volte e che continua ad affascinare senza stancare. Avevano diviso gli Slam – Australian Open e Wimbledon per Sinner, Roland Garros e US Open per Alcaraz – e questa sorta di “quinto major” valeva come spareggio. Sinner l’ha portato a casa 7-6(4) 7-5 in 2 ore e 15 minuti, tirando fuori il meglio quando la tensione era massima e allungando a 31 la striscia di vittorie indoor. L’ultima sconfitta? Proprio qui, nel 2023, contro Djokovic.


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Alcaraz chiuderà comunque l’annata in cima al ranking, ma il dato che molti notano è un altro: Sinner, costretto a saltare tre mesi per la sospensione legata al caso Clostebol, ha disputato quattro tornei in meno. Il rapporto punti/tornei certifica un rendimento superiore, anche se non conta a livello ufficiale.

La partita si gioca in un clima magnetico. Sinner è il beniamino assoluto, ma Torino accoglie con rispetto anche Alcaraz. I primi game scorrono veloci, finché sul 2-2 arrivano i primi brividi: errori di Sinner, un doppio fallo, una pausa di 12 minuti per un malore in tribuna. Al rientro, Sinner ritrova subito precisione. Nel palleggio l’altoatesino sembra più incisivo, soprattutto quando lo spagnolo tenta di spezzare il ritmo col back: Sinner punisce ogni variazione.

Il primo set resta in equilibrio fino al tie-break, che Sinner domina con freddezza glaciale. Alcaraz, fasciato alla coscia, prova la reazione nel secondo set e va 3-1. Sinner però lo riprende con una smorzata perfetta, annulla un momento di difficoltà al servizio e si esalta con uno scambio da 24 colpi che incendia il pubblico. Sul 6-5, un rovescio lungolinea e un passante aprono il matchpoint. L’ultimo errore di Alcaraz consegna il trofeo all’azzurro.

Sinner, ancora una volta, è il maestro dei maestri.

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