Spalletti in controtendenza: «Non si gioca troppo, si creano alibi» | OneFootball

Spalletti in controtendenza: «Non si gioca troppo, si creano alibi» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·07 de outubro de 2024

Spalletti in controtendenza: «Non si gioca troppo, si creano alibi»

Imagem do artigo:Spalletti in controtendenza: «Non si gioca troppo, si creano alibi»

«All’inizio c’era da cambiare qualcosa, ora la parola d’ordine è dare continuità. I campioni hanno capito che sfruttare queste giornate azzurre può fare loro bene anche dentro la propria squadra». Lo ha detto il Ct azzurro Luciano Spalletti, in conferenza stampa a Coverciano dove la Nazionale da oggi inizierà a preparare le prossime due gare di Nations League, la prima giovedì contro il Belgio.

«Il nostro campionato dà continuamente soluzioni e alternative, ci ha dato qualche soluzione in questo periodo», ha aggiunto Spalletti. «C’è da gestire qualche infortunio, infortuni che secondo me dipendono soprattutto dalla testa dei calciatori più che dall’aspetto muscolare. Mi fa piacere aver visto anche questa mattina i calciatori entusiasti di ritrovarsi, quell’entusiasmo visto nelle ultime due partite».


Vídeos OneFootball


Il Ct della Nazionale va in controtendenza rispetto a quanto sostenuto da molti tra calciatori e allenatori: «Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare chi c’è dietro, far giocare i giovani. Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve, ci sono squadre che hanno 25 giocatori all’altezza».

«Ci sono squadre che non sono attrezzate, che non hanno 25 giocatori come altre, ma ci sono squadre che li hanno e gli viene permesso di giocare frequentemente per tutti i calciatori che hanno. Si gioca troppo? I discorsi finiscono sempre lì, cioè si dice che le seconde linee, le riserve, non hanno fatto bene come i titolari. Non bisogna creare alibi. Inter, Milan e Juventus hanno a disposizione rose per giocare più partite. Poi alcune prestazioni dipendono dalla fisicità o meno di certi calciatori», ha proseguito.

Spalletti ha parlato anche di alcuni aspetti arbitrali e dei tanto discussi “rigorini”: «Ho visto la partita fra Fiorentina e Milan vicino a Gianluca Rocchi, lui è stato impegnato tutto il tempo nel suo lavoro, che fa bene. A me riesce difficile entrare nel lavoro degli altri. Ma per me vedere dare continuità al gioco è la cosa migliore, accettare qualche contrasto. Sarei curioso di fare l’arbitro perché io lascerei giocare molto».

In chiusura una battuta sul tema stadi: «Lo stadio dell’Atalanta rappresenta al meglio il nostro Paese, è bello che ci si giochi la Champions League. Vedere le partite in certi stadi invece mette tristezza. Bisogna mettersi al passo con i tempi e rifare gli stadi».

Saiba mais sobre o veículo