Juventusnews24
·12 de outubro de 2025
Spalletti racconta: «L’Italia ci va ai Mondiali, vi spiego quale errore ho commesso con la Nazionale. Ecco cos’è successo con Acerbi!»

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·12 de outubro de 2025
Al Festival dello Sport di Trento, Luciano Spalletti ha riaperto il tema Nazionale, l’indomani di Estonia Italia. Ecco le parole dell’ex ct azzurro.
ADDIO ALLA NAZIONALE – «Avrei preferito non fare la brutta figura con la Nazionale. In Nazionale ho commesso l’errore di trasferire troppo questo mio sentimento e amore per il calcio. Lì forse ho sbagliato, perché li ho un po’ intasato dal punto di vista delle cose richieste. Ai calciatori serve essere leggeri, perché le pressioni sono tante. Arrivare alla partita e sentire musica nello spogliatoio… Noi dobbiamo sempre domandarci con quali orecchie ascoltano le cose. Io devo sapere come arriverà e come loro percepiamo questo mio messaggio. Questa è una domanda che l’allenatore deve sempre farsi e io me la sono sempre fatta. Probabilmente ho sbagliato in queste dosi di cose da dire».
CASO ACERBI – «Sono sempre di più quelli che trovano delle scusanti o delle motivazioni per non assolvere i propri impegni e per non prendersi delle responsabilità importanti. Sono sempre meno quelli che ci mettono la faccia. C’è una pre-convocazione, tu aderisci e il giorno prima della convocazione ti telefono: ‘Avevi ragione tu, perché devi sempre considerare il campo’. E il campo ha detto che lui era uno dei più forti. Gli ho detto questo: ‘Il campo ha detto che tu sei ancora un leader e avevo pensato di comprarti’. Lui mi ha risposto, dopo averlo chiamato più volte. Mi ha detto ‘Se lei dice così, mi fa piacere e vengo’, sono passati 3/4 giorni, mi ha mandato un messaggio e mi ha detto ‘Io non vengo più’. Lo svolgimento della cosa è andata diversamente da quello che racconta».
ITALIA – «La Nazionale per me era come essere in paradiso. Quando succede qualcosa di non corretto, io non lo dimentico in poco tempo. Quanto mi ha fatto male? Io sono generoso, ma mi fido anche di me stesso. Nessuno mi ha mai regalato niente, non ho mai avuto un procuratore. Se tu mi fai allenare, io sono a posto. Io non ho bisogno di altro. Nell’Italia non mi mancava niente. Secondo me ci sono 20 calciatori con cui costruire una squadra competitiva. Donnarumma e Di Lorenzo sono dei top. Bastoni è un grande calciatore. Barella ha geometrie e ti può anche giocare davanti alla difesa».
PIO ESPOSITO – «Ti dà la convinzione che poi avremo un padrone dentro l’area di rigore».
QUALIFICAZIONI MONDIALI – «L’Italia ci va ai Mondiali. Sicuri che ci va. I calciatori sono forti e Gattuso ha trovato subito la quadra facendo giocare 2 punte. Con l’Israele l’ha vinta lui così».