Lazionews24
·18 de novembro de 2024
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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, il giornalista de Il Messaggero Fernando Maria Magliaro ha parlato così della situazione dello Stadio Flaminio e del progetto della Lazio:
PAROLE – «Abbiamo un problema legato alla sovrapposizione di norme. Roma Nuoto ha già presentato un progetto per trasformare l’esistente senza stravolgere l’impianto nella sua natura attuale. Diventerebbe un centro sportivo di quartiere più o meno. In più, sotto le curve in tutto 7 negozi più un supermercato da 2500 mq. Ora il progetto è già in Conferenza Servizi che deve pronunciarsi entro il 20 novembre, considerando che la prima presentazione è datata 2022, quando le norme sull’iter erano difformi da quelle attuali.
Secondo l’assessore Onorato, dopo l’eventuale ok della Conferenza Servizi su più progetti sullo stesso soggetto, ovvero lo Stadio Flaminio, sarebbe la giunta comunale a decidere a chi affidare il Flaminio in via definitiva.
Lo ripeto, per evitare ricorsi anche da parte dell’altra proponente, la Lazio deve presentare il progetto entro il 20 novembre, data limite per la pronuncia sulla Roma Nuoto della CS. Ovvio che in caso di bocciatura del suo progetto da parte della CS, Roma Nuoto sarebbe fuori dai giochi e non avrebbe più voce in capitolo.
Il Flaminio potrebbe avere anche un problema sicurezza perché si trova in una zona altamente abitata, in tal senso la valutazione è in testa alla Prefettura e alla Questura. I tempi laddove andasse tutto bene? Parliamo di opera delicata che ha bisogno di interventi importanti di ristrutturazione. Il progetto Lotito prevede un nuovo anello, una sorta di ciambella sospesa. Solo per questo servono due anni, poi c’è la questione mobilità e parcheggio. Difficile avere tempi credibili, sapendo che l’iter approvativo richiede almeno un anno. Minimo parliamo di 36 mesi».