Calcionews24
·29 de setembro de 2025
Stadio San Siro, Milan e Inter verso la svolta: vendita imminente e futuro del Meazza in bilico

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·29 de setembro de 2025
Il destino dello stadio San Siro di Milano, conosciuto in tutto il mondo come Giuseppe Meazza, è appeso a una decisione imminente del Consiglio Comunale. L’attenzione di tifosi italiani e internazionali è altissima: il tempio del calcio rischia di cambiare volto, mentre Milan e Inter guardano al futuro con un progetto ambizioso per un nuovo impianto moderno da oltre 71.000 posti.
La vendita dello stadio ai due club è considerata ormai scontata, ma la data chiave è il 10 novembre. Entro quel giorno dovrà essere perfezionato il rogito: se il Meazza restasse di proprietà pubblica oltre tale termine, scatterebbe il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello, rendendo impossibile la demolizione. I prossimi quaranta giorni saranno quindi cruciali per ottenere il via libera delle banche e completare le pratiche burocratiche.
Per il Milan di Massimiliano Allegri, allenatore con una lunga esperienza e cinque scudetti in carriera, e per il direttore sportivo Igli Tare, ex attaccante albanese e dirigente di lungo corso, si tratta di un passaggio fondamentale per garantire infrastrutture adeguate e competitive.
Nel 2026 San Siro ospiterà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali, ma parallelamente si lavorerà al nuovo stadio. Gli studi di architettura Manica e Foster+Partners sono già al lavoro sul design dell’impianto, che dovrà superare una complessa conferenza di servizi con Comune, Regione e vari enti.
Il percorso non sarà semplice: gli oppositori del progetto hanno annunciato una raffica di ricorsi, trasformando la partita dello stadio in una lunga battaglia legale.
Secondo i piani, i cantieri per il nuovo stadio sorgeranno nell’area dei parcheggi dell’attuale Meazza e partiranno nella prima metà del 2027. Per alcuni anni coesisteranno due impianti: quello storico in attività e quello in costruzione. L’inaugurazione del nuovo stadio è prevista per il 2031, dopo quattro anni di lavori.
Solo allora inizierà la demolizione graduale del vecchio San Siro: prima il tetto, poi il terzo, il secondo e infine il primo anello. Resterà in piedi soltanto l’angolo Sud-Est, con parte della tribuna arancio e della Curva Sud, come memoria storica.
Un processo di rigenerazione che non riguarda solo il calcio, ma anche la candidatura di Milano a ospitare Euro 2032, con l’obiettivo di mantenere la città tra le capitali sportive d’Europa.