Inter News 24
·16 de outubro de 2025
Stramaccioni convinto: «Vi dico quale sarà la chiave di Roma Inter, Chivu un leader. Su Pio Esposito…»

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·16 de outubro de 2025
Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore dell’Inter, Andrea Stramaccioni, ha presentato così la sfida di sabato tra i nerazzurri e la Roma.
ROMA INTER – «Un incrocio speciale, con tanti amici in campo e fuori».
I DUE MISTER – «Gian Piero è andato a Roma deciso a imporsi con concetti e idee consolidati nel tempo e lo sta facendo. Cristian sta implementando un sistema ereditato con idee e forza che convincono i calciatori. Entrambi possono ritenersi soddisfatti: in pochi mesi hanno già trasmesso parecchio. Ma sono solo all’inizio, hanno grandi margini».
LA ROMA “GASPERINIANA” – «Lo è nell’altezza della linea difensiva, nell’occupazione degli spazi e in fase di possesso nel ragionare sempre “in avanti”. Mentre in fase di non possesso lo switch più evidente è l’atteggiamento mentale sulla palla persa: la reazione è spesso in riaggressione e raramente in protezione degli spazi e arretramento. Mancano ancora l’imprevedibilità e l’intensità che Gasp ama sul centrodestra dell’attacco e i gol del centravanti».
I PORTIERI – «Svilar è stato ed è il miglior portiere della Serie A: c’è la sua firma sulla super difesa della Roma in questo 2025. Sommer ha superato il momento delicato post-Juventus, e Martinez ha dimostrato affidabilità: può essere il portiere dell’Inter».
COME FERMARE LAUTARO – «Ranieri ha avviato un lavoro straordinario che Gasp ha ripreso e proseguito. Per mettere in difficoltà la difesa giallorossa occorre rompere la sua forza, ovvero anticipo e copertura reciproca. La Roma soffre quando i tre centrali si isolano e perdono la loro compattezza: i gol di Simeone col Torino e di Kean a Firenze hanno tratti simili, alla punta viene dato tempo e spazio di calciare dopo che la linea si è scomposta».
SOLIDITA’ NERAZZURRA – «Akanji ha dato il suo contributo, sì, ma Acerbi, Bastoni e Sommer hanno tutti alzato l’asticella».
LA BATTAGLIA A CENTROCAMPO – «Koné è uno dei migliori nel suo ruolo, con lui Cristante capitalizza le sue qualità, non a caso è tornato in Nazionale. Barella va forte, Micki è in un buon momento e ha sfruttato la sosta, ma la chiave sarà la pressione riservata a Calha. Gasp di solito si “occupa” di lui in due modi: rovesciando il vertice d’attacco, con un 3-4-1-2 e un giocatore sempre sulle sue tracce, oppure disturbandolo “dal basso” con scalate aggressive di uno dei due mediani. Sono curioso di vedere stavolta, sarà una chiave della partita».
I DUELLI SULLE FASCE – «L’out più intrigante è Dimarco-Wesley, due che pensano sempre prima ad attaccare ma in maniera differente: Dimarco con la qualità del suo sinistro e con una condizione atletica invidiabile. Dall’altra parte, la qualità di baricentro basso di Angelino contro la fisicità di Dumfries: quando l’olandese attacca il secondo palo, è dura per tutti…».
PIO E BONNY VOLANO – «Pio cresce di partita in partita, acquista minuti, consapevolezza e sicurezza. Lo splendido gol di Tallinn ne è il manifesto, Bonny ha dimostrato il suo valore contro la Cremonese e credo sia favorito per partire titolare all’Olimpico: la sua abilità nello svariare può togliere riferimenti alla difesa della Roma. Pio diventerebbe un’ottima arma in corso di partita. Accanto a loro, Lautaro è la solita garanzia: lo sa anche l’Argentina, che lo vede scalare posizioni tra i migliori bomber della storia dell’Albiceleste».
CHI É PIU’ IMPREVEDIBILE – «Dico Roma. Pellegrini, Soulé e Dybala saranno le “armi” non convenzionali a disposizione di Gasperini. Dalla loro alchimia offensiva passerà la pericolosità dei giallorossi nell’ultimo terzo di campo interista».