Svilar, l’Europa per rialzare il muro | OneFootball

Corriere dello Sport (L. Scalia) – Nella stagione più buia dell’era moderna della Roma ci è finito dentro anche Mile Svilar, uno degli asset più preziosi. Aveva abituato bene i tifosi, forse troppo bene. Tra miracoli e parate al limite dell’impossibile. L’incantesimo sembra essersi spezzato. Ma adesso cerca il riscatto contro il Tottenham per tornare a brillare, per essere l’uomo in più in Europa League, come nella passata stagione, quando la Roma ha raggiunto la semifinale anche grazie al suo istinto. Milan e Feyenoord ne sanno qualcosa.

Da Napoli a Napoli: il mondo capovolto. Era lo scorso aprile e la corsa alla Champions League ancora apertissima. Al Maradona, il portiere si prende la scena. E un voto altissimo in pagella (8,5) che permette alla Roma di strappare un punto insperato. Domenica Svilar non è stato perfetto a Napoli sul gol di Big Rom. Sbaglia Angeliño, sbaglia Hummels, ma l’errore è anche del portiere perché quella palla bassa non deve passare mai e poi mai. È un concorso di colpe, per carità, ma la prestazione in generale non ha convinto, tanto che gli è piovuta addosso un’altra insufficienza. Si sta comunque per chiudere un mese poco positivo, durante il quale Svilar ha incassato 8 gol in 4 partite. In mezzo anche la brutta prova in Belgio contro l’Union Saint-Gilloise.

Ora però sul cammino arriva una trasferta a Londra che sa di finale o giù di lì. Svilar non vuole steccare in questa vetrina internazionale. Per la Roma ma anche per se stesso dato che è alla prima vera stagione da titolare tra i pali giallorossi. Il motivo? In estate alcune squadre della Premier League hanno preso informazioni su di lui ma non hanno affondato il colpo. Probabilmente il tormentone si ripeterà da giugno in poi. L’estremo difensore, del resto, ha solo 25 anni e un futuro tutto da scrivere. Non solo. Svilar si gioca pure il rinnovo: se ne parla da mesi, però la firma non è ancora arrivata, complice un contratto che non mette fretta alla Roma, in scadenza nel 2027. Se si esclude Pisilli, Mile è il titolare che guadagna di meno: circa 800.000 euro.