Inter News 24
·19 de novembro de 2025
Tagliavento si esprime: «VAR? In alcune occasioni è molto utile, in altre può diventare più che controproducente»

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·19 de novembro de 2025

Paolo Tagliavento, ex arbitro di Serie A, ha recentemente rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui ha commentato le decisioni arbitrali discutibili che stanno caratterizzando la stagione in corso. In un’intervista rilasciata a Repubblica, l’ex fischietto umbro ha sottolineato come l’uso del VAR stia diventando sempre più problematico, portando a un numero crescente di interventi che non sempre sembrano giustificati.
Secondo Tagliavento, il problema principale è che la soglia di intervento del VAR è stata abbassata troppo. Se in passato l’assistenza video si limitava a pochi casi veramente dubbi, oggi la tecnologia è utilizzata con molta più frequenza, arrivando a rivedere situazioni che, nella stagione passata, non avrebbero mai fatto scattare l’intervento. “In meno di un decennio si è passati da tre chiamate a giornata a tre a partita”, ha spiegato l’ex arbitro. Questo aumento esponenziale di interventi sta generando più confusione che chiarezza, con decisioni che a volte sembrano essere basate su dettagli minimi e non su errori evidenti.
Tagliavento ha anche fatto un’amara riflessione sui suoi errori passati, ammettendo che se avesse avuto il VAR a disposizione durante la sua carriera, avrebbe potuto correggere alcuni dei suoi più gravi sbagli. Tuttavia, l’ex arbitro ha anche messo in guardia contro l’uso eccessivo della tecnologia, sottolineando che se il VAR viene utilizzato per ogni minimo dubbio, l’effetto finale rischia di essere controproducente, minando la fluidità e l’autorevolezza delle decisioni sul campo.
VAR – «Il Var sbaglia di più perché interviene in casi in cui nelle passate stagioni non sarebbe intervenuto. Si è posta troppo in basso l’asticella della chiamata video: in meno di un decennio si è passati da tre chiamate a giornata a tre a partita. I cinque errori più gravi della mia carriera, il Var li avrebbe risolti in cinque secondi, un peccato non averlo avuto. Ma se lo si usa per tutto, l’effetto è controproducente».









































