Inter News 24
·03 de agosto de 2025
Taremi Inter, addio possibile: l’iraniano non convince Chivu, si cerca un’acquirente per l’attaccante

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·03 de agosto de 2025
L’esperienza di Mehdi Taremi con la maglia dell’Inter potrebbe chiudersi ad appena un anno dal suo arrivo in Italia. L’attaccante iraniano, arrivato a parametro zero dal Porto durante la scorsa sessione estiva di mercato, non rientra nei piani tecnici di Cristian Chivu per la stagione 2025/26. Lo riferisce il Corriere dello Sport, sottolineando come la società sia già al lavoro per cercargli una nuova sistemazione.
Taremi, classe 1992, era stato ingaggiato per portare esperienza e gol al reparto offensivo nerazzurro, ma dopo la scorsa stagione non convincente, il contesto tecnico e strategico è cambiato.
Con l’arrivo di Chivu in panchina e l’esplosione di altri profili più giovani e dinamici, l’ex capocannoniere della Primeira Liga è rimasto ai margini del progetto. La sua permanenza a Milano è diventata una variabile secondaria, tanto da spingere i dirigenti nerazzurri a valutare concretamente la cessione già in estate.
L’obiettivo dell’Inter è duplice: monetizzare il cartellino di un giocatore arrivato a costo zero e liberarsi del suo ingaggio, considerato troppo alto per un’alternativa fuori dal progetto tecnico. Il contratto da oltre 3 milioni netti a stagione pesa sul bilancio e non è sostenibile nel nuovo ciclo voluto dal fondo Oaktree.
Ad oggi non ci sono trattative avanzate, ma il nome di Taremi potrebbe interessare diversi mercati internazionali. In particolare, si registrano sondaggi da Arabia Saudita e MLS, dove il profilo dell’iraniano è molto apprezzato. Resta inoltre aperta la pista turca, dove club come Galatasaray e Fenerbahçe stanno monitorando il mercato degli attaccanti.
I prossimi giorni saranno decisivi. L’Inter conta di chiudere l’operazione in tempi brevi per concentrarsi sugli altri obiettivi di mercato, sia in entrata che in uscita. L’addio di Taremi, unito a quello di Sebastiano Esposito, fa parte della strategia di rifondazione avviata con Chivu e punta a rendere la rosa più sostenibile e funzionale.