Milannews24
·11 de julho de 2025
Theo Hernandez Milan, l’analisi di Trevisani non passa inosservata! Critica forte al terzino francese

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·11 de julho de 2025
L’addio di Theo Hernandez al calciomercato Milan ha scatenato un vero e proprio terremoto nel mondo del calcio, generando un’ondata di discussioni e analisi sulla sua partenza. Tra le voci più autorevoli a commentare la situazione c’è quella di Riccardo Trevisani, noto giornalista, che a Cronache di Spogliatoio ha espresso un’opinione netta e senza filtri sulla decisione del terzino francese. Le sue parole, cariche di provocazione e riflessione, offrono uno spaccato interessante su ciò che potrebbe aver influito sulla rottura tra Theo e il club rossonero.
Trevisani non usa mezzi termini nel definire il potenziale di Theo Hernandez: “Theo è, secondo me, nel suo prime un terzino sinistro più forte al mondo. Quando Theo è dritto, sereno, ambizioso, centrato, può fare quello che vuole. È inarrivabile.” Questa affermazione sottolinea la straordinaria abilità e il talento cristallino del giocatore, capace di prestazioni che pochi altri possono eguagliare nel suo ruolo. Tuttavia, il giornalista introduce immediatamente un “ma” significativo, che apre la strada a una serie di critiche costruttive e, per certi versi, amare.
“Se fosse finito in mano a Luis Enrique e non a Fonseca, magari sarebbe diventato più forte di Nuno Mendes. Ma questa è una gigantesca aggravante.” Qui Trevisani tocca un punto cruciale: la gestione tecnica e l’ambiente in cui un talento si trova a operare possono fare la differenza tra il raggiungimento del massimo potenziale e una carriera costellata di alti e bassi. L’allusione a Luis Enrique, allenatore noto per la sua capacità di forgiare i giocatori e tirar fuori il meglio da loro, contrapposto a un Fonseca (nuovo tecnico del Milan) che ancora deve dimostrare il suo impatto, suggerisce che Theo potrebbe non aver avuto la guida ideale per esprimersi al meglio e raggiungere vette ancora più elevate.
La critica si sposta poi su un terreno più personale, toccando le responsabilità dello stesso Theo: “Errori dentro e fuori dal campo. Questa cosa non si può considerare.” Questa frase è un macigno, che suggerisce che il rendimento altalenante di Theo non sia dipeso solo da fattori esterni, ma anche da comportamenti o atteggiamenti che hanno influito negativamente sulla sua traiettoria. Le scelte professionali recenti del giocatore vengono poi messe in discussione con veemenza. “Como e Al-Hilal sono squadre molto ambiziose, ma sono il Como e l’Al-Hilal; l’Atletico Madrid ti ha preferito Ruggeri. Ripeto: ti ha preferito Ruggeri. Ti devi fare un sacco di domande.” Queste parole sono un chiaro invito alla riflessione per Theo Hernandez. Il confronto con un club di prestigio come l’Atletico Madrid che gli avrebbe preferito un altro giocatore, pur con tutto il rispetto per Ruggeri, è un campanello d’allarme che Trevisani vuole suonare.
L’aspetto dell’ambizione, spesso citato dai calciatori in procinto di cambiare squadra, viene affrontato con sarcasmo: “L’andare via per l’ambizione che tu hai è tutto vero, ma non lo deve dire Theo. Quello che dice Theo è vero, ma non lo deve dire Theo. C’è un errore di persona, non di opinione. È come se quello che sbaglia dice all’altro che sbaglia che ha sbagliato.” Trevisani sottolinea una mancanza di coerenza o, perlomeno, un’inopportunità comunicativa da parte del giocatore. Sebbene l’ambizione sia un motore fondamentale per un atleta, le circostanze della partenza di Theo, così come le sue prestazioni in alcuni momenti chiave, rendono le sue dichiarazioni sull’ambizione meno credibili o, comunque, mal posizionate.
Infine, la chiosa di Trevisani è particolarmente dura: “Theo ha partecipato tantissimo alle cose che non vanno bene nel Milan. Lui va in Arabia da disperato: al Como non sei voluto andare, in Arabia sono arrivati con 20 milioni di euro per convincerti. La morale no.” Questa frase condensa il pensiero del giornalista: Theo non sarebbe esente da colpe per le difficoltà recenti del Milan. La sua partenza verso l’Arabia Saudita, rifiutando l’opzione Como, viene dipinta come una scelta dettata più dalla convenienza economica che da una genuina ricerca di nuovi stimoli o di un percorso sportivo sfidante. L’offerta economica sostanziosa dell’Al-Hilal, pari a 20 milioni di euro, diventa un elemento chiave che, secondo Trevisani, svela la vera motivazione dietro il suo addio, mettendo in discussione la sua stessa “morale” professionale.
L’analisi di Riccardo Trevisani offre una prospettiva complessa e critica sull’addio di Theo Hernandez al Milan, evidenziando come, a volte, il talento purissimo non basti senza una gestione adeguata, una mentalità ferrea e, soprattutto, una coerenza tra parole e fatti. La sua partenza lascia indubbiamente un vuoto nel cuore dei tifosi rossoneri, ma le riflessioni proposte da Trevisani invitano a una comprensione più profonda delle dinamiche che hanno portato a questa separazione dolorosa.