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·18 de setembro de 2025
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·18 de setembro de 2025
Marcus Thuram si conferma sempre più un elemento imprescindibile per l’Inter.
Quando gioca come contro l’Ajax, sono pochissimi al mondo in grado di offrire la stessa qualità e lo stesso impatto sulla propria squadra. Prestazioni del genere spazzano via ogni (inutile) polemica, perché passano in secondo piano di fronte a un giocatore capace di evolversi e di essere devastante anche in un altro fondamentale: il gioco aereo.
Prima di questo avvio di stagione Marcus Thuram aveva realizzato soltanto tre reti di testa in tutta la carriera. Da agosto a oggi, invece, ha già trovato quattro gol in questo fondamentale, impreziositi dalla splendida doppietta alla Johan Cruijff Arena. Un salto di qualità notevole, che conferma la crescita e l'integrazione completa anche in un aspetto dove l’Inter continua a dominare in Europa: le marcature su palla inattiva.
Come l'anno scorso, anche in questa stagione Marcus è partito forte: tre gol in Serie A, due all'esordio in Champions, per un totale di cinque. Per dire, Lautaro - che per la verità ieri non ha giocato - in campionato è andato in rete una sola volta, contro il Torino.
E pensare che nei giorni scorsi, dopo il ko con la Juventus, Thuram è stato travolta da quella macchina fomenta odio che risponde al nome di "social media". Su X, infatti, nel post Juve-Inter si è discusso per ore del fotogramma ritraente i due fratelli Thuram intenti a discutere dopo il gol partita di Adzic, con l'interista che ride.
"Via gente così dalla mia Inter", "Puoi essere forte quanto vuoi, ma non ci tieni", "Scene assurde", questi solo alcuni dei post di tanti tifosi nerazzurri furiosi con il proprio attaccante.
Beh, chissà come questi stessi tifosi hanno esultato reagito ieri sera alle due "zuccate" di Marcus... Perché poi, oltre i social, c'è la realtà e oggi questa ci dice che l'Inter difficilmente possa fare a meno del suo numero 9. Con o senza risate.
Volendo poi soffermarsi sull'avvenimento in sé, non può che apparire un sorriso nel vedere due fratelli - entrambi fortissimi - affrontarsi da avversari come se fossero al campetto sotto casa, e non all'Allianz Stadium a giocarsi il Derby d'Italia. Il calcio, dopo tutto, è un gioco e Marcus e Khéphren lo continuano a dimostrare ogni volta che si incontrano.
📸 NICOLAS TUCAT - AFP or licensors