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·07 de junho de 2025
Tifosi della Samp adirati, la rivelazione di Foschi su Inzaghi, un club cadetto su Demme: le news del sabato di Serie B

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·07 de junho de 2025
Anche questo sabato di Serie B volge al termine e, in attesa dei play-out e con il mercato pronto ad entrare nel vivo, riassumiamo i principali accadimenti di giornata.
La grottesca inchiesta condotta da Le Iene nei giorni scorsi ha ulteriormente agitato le acque in casa Sampdoria, reduce da settimane decisamente concitate sia sul rettangolo verde che al di fuori dello stesso e chiamata ora al delicatissimo incrocio playout contro la Salernitana.
I sostenitori blucerchiati però, nel frattempo, non hanno per nulla digerito quanto emerso dall’indagine condotta dalla trasmissione Mediaset che ha portato alla sospensione sia di Luca Silvani che di Tommaso Mattioli, rispettivamente responsabile e segretario del settore giovanile del Doria.
Come riportato da Il Secolo XIX, a tal proposito, nella notte fra il 5 e il 6 giugno sarebbe apparso uno striscione dal contenuto tanto duro quanto eloquente in Via Del Piano: “Società di incompetenti, basta ladri dirigenti”.
Matteo Manfredi, che nel frattempo ha assunto il ruolo di direttore ad interim delle giovanili liguri, continuerà con le annunciate indagini interne per andare a fondo di questa tristissima vicenda.
Intercettato dai colleghi di Ilovepalermocalcio.com, Rino Foschi ha parlato del chiacchieratissimo possibile approdo di Filippo Inzaghi sulla panchina rosanero.Leggi Anche plus: Premi il pulsante per attivarne le funzionalità
Inzaghi – «L’ho sentito pochi minuti fa, non ha ancora chiuso con i rosanero. Lui sa cos’è per me il Palermo e la pensa come me. Gli piacerebbe, gli piace tutto di Palermo. La dirigenza sta pensando a lui e per me è un buon pensiero. Se Inzaghi viene, e penso che non possa dir di no ai rosanero, credo che sia un grandissimo colpo. Sono convintissimo che con lui il Palermo si toglierà grandissime soddisfazioni. Ha vinto il campionato a Pisa e sta facendo la sua scelta di andare via, e quando si parla di Palermo in Serie B il campionato non conta davvero nulla. Filippo pensa, come me, che venire in questa piazza non è scendere di categoria. Con lui ci conosciamo da una vita e abbiamo sempre parlato di questa città, viene da Pisa a Palermo e quindi non scende di categoria. Viene alla quinta città d’Italia…».
Gardini – «Se la proprietà l’ha confermato vuol dire che starà al suo posto. Contano sempre i risultati. Se Gardini è stato riconfermato vuol dire che la proprietà è contenta del suo lavoro. Lui, assieme a Bigon, molto probabilmente hanno avuto un momento di sofferenza ma vorrà dire che hanno fatto ciò che dovevano fare. Quando in un club si riconferma un direttore vuol dire che la società è contenta e che va bene tutto».
Osti – «Osti è una conseguenza di Gardini, è lui che l’ha scelto. L’unica cosa che cambia, da ciò che ho capito, è il tecnico. Chi comanda è Gardini».
Prossimo anno – «Il prossimo anno si lotterà per andare in Serie A. Se con Filippo Inzaghi i discorsi vanno a buon fine, e ne sono convinto, il prossimo anno il Palermo sale di categoria. Non manca nulla: proprietà importante, la squadra è una buona squadra che ha bisogno di qualche aggiustamento. Il Palermo ha fallito per poco, sono state fatte delle critiche e qualcuno ha sbagliato. Adesso però è finito il campionato. La squadra sarà completata e per me il prossimo anno, con Inzaghi allenatore, il Palermo andrà in Serie A».
Organico – «Assolutamente no, per me è già una buona squadra. Ci sarà qualche addio e sarà da completare nel modo che vorrà l’allenatore che siederà in panchina l’anno prossimo. Se dovesse essere Inzaghi, lui avrà qualche preferenza da accontentare ma l’organico è buono. Ci sono state delle critiche perché non è stato raggiunto un obiettivo che era alla portata anche agli occhi dei tifosi, e ci sta, ma deve essere acqua passata. Adesso si parla di un grande allenatore, adesso serve essere positivi».
Rientrato in Germania dopo la – nel complesso – poco redditizia esperienza a Napoli, a margine della quale pur vincendo uno Scudetto con il Napoli di Luciano Spalletti non riuscì quasi mai a imporsi da prima scelta davanti a Stanislav Lobotka (al contrario di quanto era invece precedentemente avvenuto con Gennaro Gattuso in panchina), Diego Demme potrebbe presto salutare l’Herta Berlino, reduce da un deludente undicesimo posto in 2. Bundesliga, per fare ritorno in Italia.
Questa volta, però, ripartendo dalla Serie B tricolore…
Stando a quanto riportato da Gianluca Di Marzio, infatti, la società cadetta interessata al centrocampista tedesco sarebbe il sempre più scatenato e ambizioso Avellino.
Nei giorni scorsi sarebbero stati allacciati i primi contatti fra le parti: valutazioni in corso per un’operazione sicuramente molto suggestiva.