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·07 de outubro de 2025

Torino, Baroni out? Niente passi falsi ora: il difficile inizio di stagione

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Il Torino con Baroni ha raccolto 5 punti in 6 partite di campionato. L’ultimo punto è arrivato con un rocambolesco 3-3 in casa della Lazio. Sterilità offensiva e difesa più bucata in Serie A. Analizziamo la situazione.

Un inizio stagionale molto complesso per il Torino. La prima giornata contro l’Inter ha visto subito un risultato durissimo, 5-0 a favore dei nerazzurri. Successivamente è arrivato un pareggio contro la Fiorentina per 0-0, una vittoria in casa della Roma per 0-1 e una sconfitta per 0-3 contro l’Atalanta. Una vittoria in Coppa Italia contro il Pisa per 1-0, una sconfitta per 2-1 contro il Parma in campionato e infine la partita contro la Lazio. Risultati altalenanti, che non fanno capire a che livello sia davvero la squadra. È una rosa capace di mettere in difficoltà le big? Oppure è una squadra che va in apnea abbastanza facilmente? Al momento, è un mix. Si è anche discusso di possibili alternative, come De Rossi e Dionisi.


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Torino, dal mercato al campo

La responsabilità è dei giocatori, della dirigenza o dell’allenatore? In casa Torino la situazione è delicata. Negli ultimi anni, i granata non hanno mai subito molte reti. Da segnalare sono le cessioni di Ricci e Milinković-Savic, non affatto semplici da sostituire. In attacco sono arrivati Simeone, Ngonge e Aboukhlal. Acquisti di livello, tanto che la punta argentina ha già realizzato 2 reti, mentre il belga ex Napoli ha realizzato una rete. 3 delle 5 reti realizzate vengono da nuovi acquisti offensivi, di certo un dato positivo questo.

L’addio di Ricci, invece, potrebbe aver portato qualche rogna in più del previsto. Gli arrivi di Anjorin (incline a infortuni) e di Asllani, sono in realtà buoni. Naturalmente, serve del tempo per inserirsi negli schemi della squadra. Il centrocampista ex Inter ha già sostituito Ricci in passato, ai tempi dell’Empoli e l’aveva fatto egregiamente. La differenza, attualmente, è che l’albanese non ha giocato molto da titolare ed è stato posto a una pressione diversa negli ultimi anni. Il vero problema potrebbe essere proprio in difesa. Negli anni precedenti è passata gente come Buongiorno, Bremer, Schuurs (sfortunatissimo tra l’altro) e Milinković-Savic. Ora in difesa sono presenti Masina, Coco e Marípan, che sono di buon livello ma non sono come la gente citata precedentemente. Israel ha bisogno di tempo per adattarsi e, sostituire uno dei migliori portieri della scorsa stagione, non è un compito semplice.

Baroni viene da un finale di stagione sfortunato con la Lazio, tanto da essergli costato l’esonero. Tanti cambiamenti in poco tempo, che inevitabilmente portano a un inizio complicato. Sugli esterni si era abituati a Bellanova, che non è mai stato realmente sostituito a dovere. Nel corso del tempo viene difficile riuscire a trovare un equilibrio con molti trasferimenti in poco tempo. Il rischio sta nel farlo troppo spesso e, magari per eventi sfortunati o molte altre circostanze, tali acquisti non risultano complementari con l’idea degli allenatori o non all’altezza. Le difficoltà potrebbero continuare ancora per molto, ma la cosa certa è che per far rendere la squadra al massimo servirà ancora tempo. La sosta potrebbe tornare utile per riorganizzare le idee.

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