Calcionews24
·14 de outubro de 2025
Torino, Calaiò: «I granata il mio primo amore. Ecco cosa penso di Simeone»

In partnership with
Yahoo sportsCalcionews24
·14 de outubro de 2025
Emanuele Calaiò ha giocato nel Torino e nel Napoli e oggi sono due squadre che osserva con affetto. A Tuttosport ha detto la sua sull’attacco granata e le prospettive della squadra,
PRIMO AMORE – «Il Toro è stato il mio primo amore calcistico: lì sono cresciuto e diventato uomo. Arrivai da Palermo che avevo 13 anni e dopo tutta la trafila nelle giovanili, Mondonico mi fece esordire in Serie A. Ricordo ancora il gol segnato alla Reggina pochi minuti dopo il debutto: un’emozione bellissima a 17 anni. Mentre a Napoli mi sono consacrato come calciatore, vivendo le stagioni più belle della mia carriera. Cinque anni fantastici che mi sono entrati nel cuore»SIMEONE – «Il Cholito ha avuto un grandissimo impatto, ma non avevo dubbi. È un attaccante importante che aveva solo bisogno di quella fiducia perduta a Napoli. Può tranquillamente arrivare in doppia cifra. Adesso lo vedo sereno quando scende in campo e si nota: prova anche le giocate più difficili come in occasione del gol-vit toria contro la Roma, mentre a Napoli pativa la pressione. In più un argentino caliente come Giovanni è perfetto per esaltarsi in una piazza viscerale come quella torinista. Ecco perché sono convinto che questo connubio darà grandi soddisfazioni».PUO’ GIOCARE CON ZAPATA – «Per me si. Duvan è una punta più di peso che gravita al centro dell’attacco fungendo qua si da pivot; mentre a Simeone piace girare intorno all’area di rigore e attaccare la profondità. Possono sposarsi bene, dando vita a una grande coppia-gol».DOVE PUO’ ARRIVARE IL TORO – «L’anno scorso, prima dell’in fortunio di Zapata, ero convinto che il Toro potesse arrivare tra le prime 8 e tornare in Europa. Adesso la vedo molto dura. Purtroppo ci sono molte squadre più attrezzate per un posto nelle Coppe. Credo che il Toro non possa andare oltre una salvezza tranquilla».BARONI – «L’ho avuto 15 anni fa al Siena, quando veniva dalla Primavera ed era ancora gli inizi, però posso dirvi che mi aveva colpito per le idee che aveva. Si vedeva che avrebbe potuto fare una bella carriera. Quell’anno noi eravamo in crisi e la società non lo aspettò, ma alla fine r trocedemmo comunque. Stimo tantissimo Baroni. Ha sempre fatto ottime cose: per questo resto fiducioso che possa imprimere la sua filosofi a di calcio pure al Toro. Va sostenuto e supportato: non si può mettere in discussione un allenatore dopo appena 6 giornate». LEGGI ANCHE >>> Prossimo turno Serie A 2025/2026