Cagliarinews24
·09 de outubro de 2025
Tresoldi: «Mio figlio Nicolò è stato accostato al Cagliari, ma non ci è mai arrivata conferma di una trattativa»

In partnership with
Yahoo sportsCagliarinews24
·09 de outubro de 2025
È cresciuto calcisticamente lontano dalla Sardegna, ma le sue radici restano ben salde sull’isola. Nicolò Tresoldi, attaccante classe 2004 nato a Cagliari, è oggi uno dei giovani più interessanti del panorama europeo. Dopo essere cresciuto in Germania con la maglia dell’Hannover, si è trasferito in estate al Club Brugge, dove sta vivendo un inizio di stagione da protagonista.
In Belgio, Tresoldi ha già collezionato 3 gol in campionato e 2 in Champions League, uno dei quali realizzato all’esordio nella fase a gironi contro il Monaco. Numeri che testimoniano il suo impatto immediato e la maturità raggiunta nonostante la giovane età.
A soli 13 anni si era trasferito da Gubbio a Hannover, affermandosi nella 2. Bundesliga prima del salto in una realtà più competitiva come quella del Brugge. Le sue prestazioni non sono passate inosservate: il Commissario tecnico dell’Italia Gennaro Gattuso, ha confermato di seguirlo con attenzione. Il padre, Emanuele Tresoldi, ex difensore con un lungo passato tra Serie A e B, vive tuttora a Pula e ha raccontato il percorso del figlio in un’intervista concessa a L’Unione Sarda. Di seguito troverete alcune delle sue dichiarazioni:
VOCI MERCATO CAGLIARI – «Avevamo letto qualcosa, però personalmente di una trattativa ufficiale non ci è mai arrivata conferma. Tifa Milan, ma simpatizziamo Cagliari e lo seguiamo sempre».
NAZIONALE ITALIANA – «Fa piacere, poi a oggi non c’è niente e lui è molto contento con l’Under 21 tedesca. È concentrato su quello, per la Nazionale maggiore ci sembra ancora abbastanza prematuro: non ci abbiamo pensato, valutiamo un passo alla volta».
RICORDI LEGATI AI ROSSOBLU’ – «Belle sfide, poi mio padre pur essendo di Ferrara tifava Cagliari per Gigi Riva. Nel 1993 con l’Atalanta vincemmo 5-2 alla prima giornata: sulla panchina rossoblù c’era Radice e fu esonerato, io marcavo Moriero. Poi ricordo un 1-1 in B col Castel di Sangro, nel 97-98: la particolarità al Sant’Elia era il vento».