Trevisani: «La Juventus era inguardabile prima ed è inguardabile ora. Ma lasciamo lavorare Spalletti, spero in questa mossa» | OneFootball

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·12 de novembro de 2025

Trevisani: «La Juventus era inguardabile prima ed è inguardabile ora. Ma lasciamo lavorare Spalletti, spero in questa mossa»

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Trevisani: «La Juventus era inguardabile prima ed è inguardabile ora. Ma lasciamo lavorare Spalletti, spero in questa mossa». Parla il giornalista

Il dibattito sul nuovo corso della Juventus continua a tenere banco nei salotti televisivi, e tra le voci più autorevoli a esporsi c’è quella di Riccardo Trevisani. Intervenuto negli studi di Sportmediaset, il noto telecronista e opinionista ha offerto un’analisi lucida e ottimista sull’impatto che Luciano Spalletti potrà avere sull’ambiente bianconero, sottolineando la necessità di una netta rottura con il passato recente in termini di qualità del gioco espresso.

Secondo Trevisani, la rosa a disposizione ha un potenziale inespresso che solo un tecnico con una filosofia chiara e offensiva può sbloccare. L’opinionista non ha risparmiato critiche alle prestazioni fornite dalla squadra nelle ultime uscite, utilizzandole come termine di paragone negativo per ciò che ci si aspetta dal futuro. «Io penso che con questa squadra un allenatore come Spalletti, che gli darà delle idee, e un gioco, arriveremo a vedere una Juventus molto superiore a quella che abbiamo visto nel derby, a Cremona, e con lo Sporting Lisbona. La Juve ha già una diversa attitudine…».


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Il fulcro del ragionamento di Trevisani, però, non si ferma all’atteggiamento mentale, ma tocca il tasto dolente della tattica e dell’estetica. La domanda che molti si pongono è se vedremo un cambio di schieramento. La risposta del giornalista è un auspicio accorato, dettato dalla scarsa godibilità dello spettacolo offerto finora dai bianconeri: «Cambierà modulo? Io penso e spero di sì, perché non si poteva guardare prima e non si può guardare nemmeno adesso. Non è proprio questo il modo di giocare, ma è una squadra che cercherà di giocare a calcio e lo farà bene. Abbiamo quattro o cinque allenatori che tendono ad offendere prima di difendere Serie A. Lasciamo lavorare Spalletti».

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