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·16 de outubro de 2025
Udinese, Zaniolo: “L’esultanza contro la Roma? Chiedo scusa. Voglio andare ai Mondiali”

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·16 de outubro de 2025
Nicolò Zaniolo ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato anche dell’esultanza sfrenata all’Olimpico contro la Roma.
Udine è finalmente la piazza giusta? «Sto molto bene, abbiamo trovato subito una stabilità con la mia compagna e mio figlio. Viviamo vicino al centro, è tutto molto piccolo e comodo e quindi sono felice».
Al Friuli si è appena giocata Italia-Israele: lei era a casa davanti la tv. «Sì e ho tifato come qualsiasi italiano. Anche se è chiaro che la Nazionale è il sogno di ogni giocatore e quindi anche il mio. Mi ha fatto piacere che abbiano vinto e speriamo che raggiungano il Mondiale».
Con lei dentro? «La priorità è che l’Italia ci vada, io spero di meritare la convocazione».
Gattuso l’ha chiamata? «Non l’ho sentito, ma ho letto e ascoltato le sue parole. Quando parla di porte aperte a tutti mi fa piacere, sono contento, se uno lo merita sul campo è giusto che vada in Nazionale. È il livello massimo a cui ambire».
Per riconquistare il posto cosa deve fare? «Qui c’è tutto per fare bene, la società ti dimostra che è con te e ti mette nelle condizioni di rendere al meglio. E poi l’Udinese ha una squadra importante: ci possiamo divertire ed essere la sorpresa».
Udine come ultima chance per riprendersi quello che ha lasciato per strada: la vive anche così? «Sono diverso, sono una persona matura che sa quello che vuole e che può dare. Ci sto mettendo tutto me stesso con la massima umiltà e penso che seguendo l’allenatore, fidatevi, bravissimo, potremo fare bene. Il gruppo è forte. Atta ha delle qualità importantissime, e poi Solet e Kristensen, Davis, Kallstrom che è un grande capitano e Zanoli. Ci capiamo bene in italiano e inglese, io lo parlo fluentemente e si è creata un’alchimia positiva».
A fine stagione sarà felice se… «Voglio tornare a divertirmi giocando a calcio, tutta una parte che in questi anni mi è mancata».
Il tempo del gossip è finito.
«Come tutte le fasi della vita, si devono provare le cose per capirle. Sono state tappe che, come ho detto, alla fine mi hanno portato ad essere quello che sono ora. Si cresce: passano gli anni, le priorità diventano altre».
Dobbiamo crederle? «Do un valore concreto agli affetti. Centurio, mio nonno, mi ha portato sempre al campo e mi ha visto tirare i primi calci al pallone, è vita per me. Mio padre rappresenta l’esempio. E poi Tommaso… Mio figlio, il mio tutto. Tifa Udinese, naturalmente, il pallone gli piace, l’abbiamo iscritto alla scuola calcio e ci va contento il lunedì e il giovedì. Tira col destro, non è mancino, ma si diverte tanto. Forse io iniziai addirittura prima: a tre anni prendevo a calci tutto quello che mi passava intorno. E poi Francesca, Benedetta, Sara. Francesca è l’amore materno, mia sorella minore Benedetta rappresenta la protezione, Sara è la mia vita».
Alcune cose dette e scritte su di lei: “Via da Bergamo perché ha discusso con Gasperini”. «Falsissimo. Abbiamo avuto un rapporto normale e di stima, è uno dei più forti allenatori in circolazione. Sono andato via perché volevo più minutaggio e essere parte integrante di una squadra. A gennaio l’Atalantaera prima e avevo davanti Lookman, De Ketelaere, Retegui e quindi lo spazio era ridotto. Gasperini è formidabile – Zaniolo prosegue – Runjaic ha una cultura del lavoro che me lo ricorda molto, sono focalizzati totalmente su questo».
Proseguo: “Non è rimasto a Firenze per volontà della Fiorentina”. «Non proprio. Si era creato un ambiente per cui, anche per colpe mie, le cose non sono andate. Non ho fatto bene, ho accettato e compreso la decisione».
“I compagni del Galatasaray lo vogliono a Istanbul”. «Questo è vero, si era creato un bel legame con Torreira e Icardi. Ragazzi e giocatori spettacolari».
Non ho finito: “Zaniolo non si allena perché è andato da una persona, vicino Spezia, a farsi togliere il malocchio dopo i due infortuni”. Ride di gusto. «Falsissimo, non credo a queste cose».
Restando in tema: “Lascia la casa di Totti, dove viveva in affitto, perché secondo lui portava sfortuna”. «Cazzata. Enorme. Totti è un idolo, una leggenda, il simbolo di Roma».
“Non parla più con Gianluca Mancini, suo vecchio amico”. «Altra bugia. Abbiamo un grande rapporto, magari c’è stata qualche scaramuccia in campo, ma siamo grandi amici».
“Zaniolo ha confidato agli amici di essersi pentito della sfrenata esultanza con l’Atalanta contro la Roma ”. «È stata una reazione dovuta al momento che stavo attraversando: giocavo poco, quel gol per me era una liberazione, tornando indietro non esulterei più così. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso».
E con i ragazzi della Roma Primavera si è scusato per quanto accaduto al Viola Park? «Non è servito, è stato tutto ingigantito e le autorità hanno accertato quello che era successo».
Amici nel mondo del calcio? «Carnesecchi. E Kean, ci conosciamo da più di quindici anni, non siamo più quelli dei ritardi ingiustificati. E Luca Ranieri: cresciuti insieme nella stessa scuola, ritrovati a Firenze».
Sa chi è l’allenatore con cui ha giocato più partite?
«Mourinho».
Esatto, 59. «Abbiamo un rapporto bellissimo, il mister è il calcio. Ogni tanto lo sento e mi dà dei consigli».
Ci sono momenti che vanno colti. «È il senso di questa mia avventura».
Termina così l’intervista a Nicolò Zaniolo.