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·10 de maio de 2025

Vanoli: «Complimenti Inter! Contro loro recuperati due. Dubbio per altri quattro»

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Vanoli in conferenza stampa ha presentato Torino-Inter, gara valida per la trentaseiesima giornata di Serie A in programma domenica 11 alle 18. Il tecnico parla delle possibili scelte di formazione, dei giocatori recuperati e di quelli in dubbio.

CONFERENZA STAMPA VANOLI – VIGILIA DI TORINO-INTER

Come sta Vanoli dopo l’ultima volta?


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Se sono qui, bene. Ringrazio lo staff sanitario, è intervenuto subito, e anche il personale della croce rossa con tempestività. Con l’anestesista è stato efficace, ringrazio tutti. Non me lo aspettavo, sono stato travolto da un mare d’affetto. Non sono riuscito a rispondere a tutti, lo faccio oggi: grazie a tutti. La squadra sta bene, abbiamo recuperato Linetty e Ricci. Casadei ha avuto un piccolo sovraccarico, ma sta benissimo. Dobbiamo valutare Sosa che è rientrato parzialmente in gruppo. E poi Karamoh ha avuto un inizio di pubalgia, penso che non sarà a disposizione. E forse Pedersen che ha avuto un trauma facciale.

Il Torino sfida l’Inter che giocherà la finale di Champions League

Faccio i complimenti a tutti, è un traguardo importante raggiunte con due gare incredibili e belle per il calcio. Sono partite che si motivano da sole. Quando incontri squadre con obiettivi forti inconsciamente devi stare in partita. A volte non ce l’abbiamo fatta dall’inizio, ma abbiamo sempre reagito. Fare due finali in tre anni è qualcosa di importante non solo per l’Inter, ma per il nostro movimento.

Domani giocherà chi fino ad oggi ha giocato di meno?

Sempre con queste domande per sapere la formazione… (ride, ndr). Se dovesse giocare Dembele, sarebbe un bel passo d’esperienza. Ma l’esperienza l’ha fatta anche con l’errore di Firenze. Il bello di un giovane è fargli vivere gli errori.

Un bilancio sul primo anno di Adams in Serie A?

Non mi aspettavo questo suo impatto in un campionato così difficile per una punta. Gli faccio i complimenti, anche al club perché ha preso un attaccante funzionale e di qualità. Può ancora migliorare, ma parliamo di un ragazzo che ha voglia di crescere.

Il suo pensiero riguardo i giovani calciatori in Italia?

Quando vedo giovani che ho avuto ad alti livello, come Dimarco e Locatelli e Pezzella, è bello: ricordi che anche loro hanno avuto una prospettiva importante. Mi piace lavorare con i giovani, devono avere la loro crescita e poi devono giocare. Mi dà fastidio mettere un giovane con la squadra non motivata. Il giovane deve capire che c’è chi arriva subito e chi ha un percorso, io da giovane ho giocato in Interregionale. Il problema è che magari fai giocare un giovane e poi lo mandi in B o in C, non voglio dare loro una delusione. Dembele sta avendo un grande percorso e lo sto tutelando.

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