Lazionews24
·28 de novembro de 2024
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Un passato da dirigente nella Lazio di Cragnotti nel 1998 e poi nell’Inter, prima di tornare alla pallavolo e regalare all’Italia il primo storico oro olimpico quest’estate con le ragazze del Volley, Julio Velasco ha parlato anche di calcio nella sua intervista al Messaggero. Di seguito le sue parole.
TECNOLOGIA NEL CALCIO – «Nel volley è stata fondamentale: ha cancellato le discussioni infinite e certi furti clamorosi. Nel calcio il Var ha diminuito il gioco violento, ed è già una conquista, mentre ascolto molte lamentele ma mi sembrano le solite polemiche per creare pressione sugli arbitri, spesso da parte degli allenatori. Del resto gli allenatori sono sempre i più conservatori, in ogni sport. Nel volley il 95% dei tecnici era contrario all’abolizione del cambio palla, e aveva torto marcio: il “rally point” ha migliorato il gioco. Gli allenatori, temono ogni mutamento: se ho fatto sempre così, perché devo cambiare? È il risveglio delle insicurezze».
DISTINZIONE NEL CALCIO TRA CHI ALLENA BENE E CHI ALLENA MALE – «Il calcio non ha mai modificato le sue regole, per le quali si può vincere una partita anche giocando male, cioè difendendosi e basta, segnando un gol fortunoso. A volley, basket o tennis è chiaramente impossibile giocare male e vincere, per le caratteristiche del gioco in cui non ci si può solo difendere, infatti non c’è mai la discussione sulla qualità del gioco stesso. Il calcio potrebbe fare modifiche per arrivare a far vincere chi gioca meglio. Io non sono tifoso, lo sono soltanto del mio Estudiantes, ma anche se il calcio mi piace tanto, ormai tendo a vedere solo gli highlights della Champions. Le partite sono noiose: gran possesso palla, poi arrivano in area avversaria, poi non c’è spazio e tornano indietro fino al portiere… che spettacolo è?»