Ventola sull’Inter e Pio Esposito: «Non ascoltare i giornali, lasciatelo crescere» | OneFootball

Ventola sull’Inter, l’ex attaccante nerazzurro parla della pressione sul giovane talento e di possibili modifiche tattiche

L’ex attaccante dell’Inter, Nicola Ventola, è intervenuto durante Viva el Futbol per commentare il momento della squadra di Cristian Chivu, soffermandosi in particolare su Pio Esposito e sulla gestione della pressione sui giovani giocatori. Ventola ha voluto rivolgere un messaggio chiaro al giovane talento nerazzurro, ricordando la propria esperienza personale: «Una cosa voglio dire a Pio Esposito: non ascoltare i giornali. Troppe cavolate si sentono, troppa pressione su questo ragazzo. Lasciamolo crescere, è successo anche a me di giocare all’Inter e partire con 5 gol. Ma queste, se non sei forte mentalmente, le accusi. Il ragazzo è forte ma va lasciato in pace.»

Secondo Ventola, la gestione dei giovani calciatori richiede prudenza e fiducia: «Ne parlano benissimo Chivu e la società, ma la medaglia se non fa gol si rovescia. Secondo me stanno parlando troppo.» L’ex attaccante evidenzia come l’eccessiva esposizione mediatica possa creare pressione inutile, rischiando di condizionare le prestazioni e lo sviluppo dei talenti.

Riguardo al possibile cambio di sistema di gioco, Ventola ha commentato con pragmatismo: «Come fai a cambiare sistema? Giusto mettere un po’ di pepe alle persone che pensano di giocare sempre.» Il messaggio è chiaro: eventuali modifiche tattiche devono essere gestite con equilibrio, senza creare ulteriori ansie nei calciatori, soprattutto nei più giovani come Esposito, che ha già mostrato qualità e personalità in campo.

L’analisi di Ventola sottolinea l’importanza del supporto mentale e della fiducia della società e dello staff tecnico nella crescita dei giovani, elementi che spesso determinano il successo dei talenti nel lungo periodo. Il focus è quindi su una gestione equilibrata, capace di far emergere il potenziale dei giocatori senza esporli a pressioni eccessive, valorizzando così sia le qualità tecniche sia quelle caratteriali dei giovani nerazzurri in Serie A.