Ventura su Pio Esposito: «Convocazione giusta, ma serve tempo per non bruciarlo» | OneFootball

Ventura, l’ex ct azzurro avverte: entusiasmo per la presenza di Pio Esposito in Nazionale, ma attenzione a non accelerare i tempi

Giampiero Ventura, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, è intervenuto ai microfoni di Radio Rai per commentare la convocazione di Pio Esposito, giovane attaccante dell’Inter, nella selezione guidata da Gennaro Gattuso. Il tecnico ligure, protagonista del ciclo azzurro tra il 2016 e il 2017, ha espresso soddisfazione per la chiamata ma anche preoccupazione per la gestione del talento classe 2005.

«Io sono contento che Pio Esposito abbia una presenza in Serie A ed è convocato. C’è la speranza, ma c’è anche il rischio che per fare tutto in fretta si bruci», ha dichiarato Ventura. Secondo l’ex ct, il percorso dei giovani deve essere calibrato con attenzione, evitando di caricare di pressioni eccessive giocatori ancora in fase di crescita.

Ventura e l’esempio di Camarda

Ventura ha fatto un parallelo con il percorso di Francesco Camarda, altro talento del calcio italiano: «Basta pensare a Camarda che era un astro nascente e ora è a Lecce per trovare un minimo di spazio». Un esempio che, secondo l’allenatore, dimostra come la fretta di lanciare i giovani senza continuità rischi di rallentarne lo sviluppo.

L’ex ct ha poi allargato il discorso alla struttura del movimento italiano: «È il sistema che deve mettere in condizione la Nazionale di poter fare delle scelte e di avere continuità». Ventura ha ricordato come in certi momenti il patrimonio tecnico sia stato gestito con più attenzione: «In alcuni periodi abbiamo avuto molta meno qualità di quella che avevamo nel Mondiale 2006».

Pio Esposito e il futuro in azzurro

Per Ventura, dunque, la convocazione di Pio Esposito rappresenta una grande opportunità, ma dovrà essere accompagnata da un percorso graduale fatto di minutaggio e fiducia nei club. Solo così il giovane attaccante dell’Inter potrà consolidare il suo talento ed essere realmente un valore per la Nazionale.

Un monito, quello dell’ex ct, che invita a non lasciarsi trascinare dall’entusiasmo immediato, ma a costruire basi solide per il futuro degli azzurri.