Calcionews24
·15 de janeiro de 2025
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Oggi è il giorno del closing per il cambio di proprietà del Verona: il presidente Setti – che rimarrà nell’organigramma – cede il passo agli americani del fondo Presidio Investors. Italo Zanzi, ex ceo della Roma di Pallotta e nuovo amministratore delegato degli scaligeri è stato avvistato in città in queste ore. Di seguito le parole di Stefano Mazzi, ex presidente, al Corriere di Verona.
CAMBIO DI PROPRIETA’ – «A Maurizio Setti dico bravo. Alla nuova proprietà americana, che l’aspettiamo con interesse per capire i programmi che hanno. Che, al centro, dovranno avere prima di tutto i risultati sul campo».
AMERICANI – «I tempi sono questi. Vale per l’Hellas come per tanti altri club. Alcuni hanno avuto una crescita, con dei grossi passi avanti. Non per tutti è stato così. L’andamento del calcio in Italia, e non solo, è questo, con l’ingresso dei fondi. Spero che al Verona arrivino le risposte che desideriamo che ci siano, con un più forte consolidamento in Serie A».
DA CHI SI RIPARTE – «Da Sean Sogliano. Ha dimostrato quali siano le sue capacità, sul mercato è un campione che ha permesso al Verona di prendere giocatori decisivi. Ho una profonda stima di lui, lo conosco come persona di spessore. L’uomo attorno a cui costruire l’Hellas che sarà è lui».
COME MAI GLI IMPRENDITORI VERONESI NON SI SONO PROPOSTI – «Per freddezza. Noi entrammo nel Verona come soci prima dello scudetto e dopo lo comprammo che era fallito. L’abbiamo tenuto fino al 1998, spendendo per la sua gestione 35 miliardi di lire. In tanti ci hanno dati consigli, pochissimi ci hanno aiutato sul serio. L’ha fatto Giovanni Rana, da sponsor e amico, per anni. Sempre come sponsor, Giorgio Zambaldo di ZG Camini. La Banca Agricola Popolare di Cerea. Poi, molte parole, ma non c’era amore per l’Hellas. Fummo lasciati soli».