Visnadi sul caso curve: «Inter e Milan costituite a parte civile? Mi sembra discutibile. Non vorrei che…» | OneFootball

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Inter News 24

·14 de julho de 2025

Visnadi sul caso curve: «Inter e Milan costituite a parte civile? Mi sembra discutibile. Non vorrei che…»

Imagem do artigo:Visnadi sul caso curve: «Inter e Milan costituite a parte civile? Mi sembra discutibile. Non vorrei che…»

Visnadi interviene sul caso curve. Le dichiarazioni: «Inter e Milan costituite a parte civile? Mi sembra discutibile. Non vorrei che…».

Cresce la tensione tra l’Inter e una parte della propria tifoseria organizzata, dopo la recente decisione del club di bloccare numerosi abbonamenti stagionali destinati a storici membri della Curva Nord. Una mossa che ha sollevato polemiche, dubbi e prese di posizione, tra cui quella di Gianni Visnadi, opinionista ed esperto di tematiche legate al mondo ultras.

Intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, Visnadi ha offerto una riflessione critica sul nuovo atteggiamento adottato dalla società nerazzurra. «Non vorrei che si sia passati da un estremo all’altro», ha dichiarato, facendo riferimento al drastico cambio di approccio nella gestione del rapporto tra club e tifo organizzato.


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Secondo Visnadi, dietro la svolta dell’Inter ci sarebbero possibili pressioni esterne, in particolare da parte della Procura, a seguito di recenti episodi di violenza che hanno interessato ambienti vicini alla curva. Una situazione che avrebbe spinto la società a riconsiderare le modalità di interazione con il proprio zoccolo duro.

Ma è proprio su questo punto che Visnadi lancia la critica più netta: «Inter e Milan si sono costituite parte civile dopo aver parlato e discusso con gli ultras interessati. Questo mi sembra molto discutibile».

Una posizione che evidenzia secondo lui una mancanza di coerenza da parte delle due società milanesi, accusate di voler prendere le distanze solo in un secondo momento, dopo aver mantenuto rapporti diretti.

Infine, sull’esclusione di alcuni tifosi dalla campagna abbonamenti, Visnadi chiude con un tono polemico ma realistico: «A casa sua, ognuno fa quel che vuole».

Una frase che, pur ammettendo il diritto delle società di gestire i propri spazi, sottolinea il peso e le conseguenze di decisioni che rischiano di rompere legami storici tra club e tifoseria.

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