Calcionews24
·06 de outubro de 2025
Xavi, la rivelazione: «Sono stato vicino a Inter e Milan»

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Una leggenda del calcio, un’icona del Barcellona che ha scritto la storia del calcio mondiale. Xavi Hernández, in una lunga e rivelatrice intervista a Cronache di Spogliatoio, ha aperto il cassetto dei ricordi, svelando due clamorosi retroscena di mercato che avrebbero potuto portarlo in Serie A, e ha incoronato quello che considera il suo vero erede: Lamine Yamal.
Xavi, simbolo del tiki-taka e del Barça, ha confessato di essere stato a un passo dal lasciare la Catalogna in ben due occasioni, per vestire le maglie delle due grandi rivali di Milano. «Sono stato vicino due volte a lasciare il Barcellona. La prima per il Milan, parlai con Galliani dopo il Mondiale Under 20 con la Spagna, i rossoneri mi volevano fortemente, ma decisi di restare al Barcellona».
Se l’ipotesi rossonera risale agli inizi della sua carriera, quella nerazzurra è arrivata in un momento cruciale, poco prima dell’inizio del ciclo più vincente della storia del club. «Nel 2008, quando venivamo da un periodo negativo al Barcellona e tanti mi addossavano le colpe di non far girare la squadra, mi voleva l’Inter. C’era anche il Bayern Monaco, ma alla fine arrivò Guardiola sulla panchina della prima squadra e lì cambiò tutto».
Da allenatore, Xavi ha avuto il merito di lanciare nel grande calcio il talento cristallino di Lamine Yamal. Le sue parole per il giovane attaccante sono un’investitura potentissima, un paragone che non ammette repliche. «Come Messi, no? È un calciatore ‘eletto’, potrebbe essere uno dei geni della storia del calcio, dipende da lui e dalla sua ambizione, dalla sua passione. A 15-16 anni dribblava professionisti e anche in allenamento spesso noi dello staff ci chiedevamo chi fosse il migliore e praticamente ogni giorno o quasi era lui. Faceva cose speciali, che vedevi fare solo a Neymar, a Messi, a calciatori di quel calibro. L’ho visto pronto e non avevo paura. Lui nemmeno, non aveva complessi, può fare la differenza, è meraviglioso ciò che fa alla sua età».
Un racconto che svela i retroscena di una carriera leggendaria che poteva essere molto diversa, e che allo stesso tempo accende i riflettori sul futuro, su un talento che, secondo il suo primo maestro, ha tutte le carte in regola per seguire le orme dei più grandi di sempre.