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·29 de abril de 2025
❗️Yamal: “Messi il migliore di sempre, non mi paragono. Vogliamo vincere!”

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·29 de abril de 2025
L’attaccante del Barcellona Lamine Yamal ha parlato in conferenza stampa assieme ad Hansi Flick alla vigilia della semifinale d’andata di Champions contro l’Inter.
Ecco le dichiarazioni, riprese da TMW:
Prima volta in semifinale di Champions, che sentimenti? “C’è tanta voglia di vincerla, vogliamo dimostrare che squadra siamo e vogliamo provare a vincere tutto”.
Prepari qualche sorpresa particolare sui social per questa partita? “Beh, è una cosa che faccio per passare il tempo, per non annoiarmi a casa”.
Quale compagno di squadra ti ha sorpreso in questa stagione? “Beh, ovviamente Pedri e Raphinha sono incredibili. Però penso che anche Inigo e Frenkie (Martinez e De Jong, ndr) stanno facendo una stagione fantastica”.
Al di là del tuo talento, cosa ti piacerebbe che dicessero di te? “Mi piacerebbe dicessero che sono un bravo giocatore e una persona rispettosa e rispettata. La cosa più importante è l’educazione, come mi hanno insegnato i miei giocatori a casa”.
Cosa temete di più dell’Inter domani? Magari la fase difensiva molto solida… “Tutti sanno che in difesa è una squadra molto forte, che ha nelle transizioni il proprio principale punto di forza. Però anche noi siamo bravi, specie nel palleggio. dovremo fare di tutto per passare come squadra”.
Cento partite ufficiali a neanche 18 anni. Cosa significa? “Credo che sia una gran cosa raggiungere questo traguardo in un club grande come il Barcellona. Non è una cosa da tutti, e credo che sia importante la continuità. È la cosa a cui do più valore in questo momento”.
Hai già vinto tutto, manca la Champions. Ogni tanto soffri di vertigini? “No, perché altrimenti non sarei d’aiuto ai miei compagni. Ho la motivazione e la fiducia che servono per preparare partite così, la paura resta fuori”.
Dietro i successi, i sorrisi, i balli, senti la pressione? O fa parte del talento innato che hai? “Io non la chiamerei pressione, un ambiente vissuto come quello dopo la Copa del Rey è una cosa da godere. Sono esperienze nuove, belle, che vanno vissute”.
Vedendo la reazione al secondo gol del Real Madrid, la sensazione è che questa squadra possa superare ogni sfida. Avete questa sensazione? “Sì, l’altro giorno abbiamo sofferto tanto a livello fisico: eravamo stanchissimi, ma credo che valga per tutti in una finale con il Madrid e credo che a quel punto faccia il cuore, più delle gambe. A volte in stagione è mancato, questa volta no”.
L’Inter viene da tre ko consecutivi, voi state benissimo nel morale. “Credo che una semifinale di Champions sia un contesto molto diverso da quello di una partita di campionato. Penso che daranno il massimo come noi”.
Come hai vissuto la giornata di ieri con il blackout? “Non sapevo che fare, sono stato tutta la giornata qui alla ciutat esportiva. Il blackout ci ha innervosito tutti, ma stavamo pensando alla semifinale ed è quello che conta”.
Alla tua età Messi aveva giocato 7 partite nel Barça, tu domani 100. Come vivi questo confronto? “Non mi paragono a lui, perché non mi paragono con nessuno e figuriamoci con Messi. Lascerei perdere. Noi pensiamo solo a migliorare ogni giorno di più, i confronti non hanno senso e figuriamoci se con Messi: lo ammiro, perché è il miglior giocatore della storia. Ma senza fare paragoni”.
Senti che questa può essere l’era di Lamine Yamal? Messi in tre partite con l’Inter non ha mai segnato… “Beh, vediamo (ride, ndr). Spero che sia l’era del Barça, e di Lamine nel Barça. Messi non ha segnato con l’Inter, ma con tante altre squadre: spero di farlo anche io”.
Come gestisci alla tua età il fatto di essere una stella? “Io credo che nel calcio non ci sia età, è uno sport che valuta la qualità di ognuno. Conta essere pronti, allenati: non c’è una questione di età. Noi lo dimostriamo: siamo giovani e giochiamo a livello alto”.
C’è un giocatore dell’Inter che ti piace particolarmente? “Beh, Lautaro è uno dei giocatori che mi piacciono di più. L’Inter è un mix di giocatori, quando ha il possesso sa giocare molto bene ed è una delle migliori d’Europa in contropiede, è una squadra che mi piace molto vedere”.
Che consigli ti ha dato e ti dà Raphinha? “La risposta sarebbe molto lunga, posso dire che mi ha dato un consiglio di cui avevo bisogno, su una cosa personale che sapeva solo lui. Mi ha aiutato molto, è un veterano e ha tanta esperienza: è importante che uno come lui si interessi ai giovani”.
Quanto è importante il sacrificio visto nella finale con il Real? “Noi siamo cresciuti al Barcellona, ne sentiamo i colori e vogliamo che la squadra vinca. Non è la stessa cosa venire da fuori o essere cresciuti nella Masia: un Clasico non è una gara come le altre per noi”.