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Yildiz, è stata giusta la fascia da capitano? Idee e ideologie al tempo dei social | Primo tempo – VIDEO con Paolo Rossi

Un tunnel buio, una crisi profonda che non si vedeva da 16 anni. La Juve sta vivendo il suo momento più difficile della stagione. La sconfitta contro il Real Madrid ha segnato la settima partita consecutiva senza vittorie per la squadra di Igor Tudor, una striscia nerissima (cinque pareggi e due sconfitte) che dura ormai dal lontano 13 settembre, giorno del pirotecnico 4-3 contro l’Inter.

Dalla “pareggite” alla crisi conclamata

Dopo un avvio promettente, la Signora sembra aver smarrito la rotta. I cinque pareggi consecutivi, pur mantenendo a lungo l’imbattibilità, avevano già acceso i primi campanelli d’allarme, evidenziando una preoccupante incapacità di gestire i risultati e una fragilità difensiva allarmante. La sconfitta di Como ha trasformato i dubbi in una crisi conclamata, la peggiore dal 2009. A questo si aggiunge un problema del gol sempre più evidente: i bianconeri non segnano da tre partite consecutive (Milan, Como, Real Madrid).

Emergenza infortuni e dubbi tattici

A complicare ulteriormente la situazione, un’emergenza infortuni che ha decimato la difesa. La tegola più pesante è lo stop di Gleison Bremer: la lesione al menisco del leader difensivo brasiliano lo terrà fuori fino a dicembre, aggiungendosi all’assenza del lungodegente Juan Cabal. Tudor si ritrova con gli uomini contati dietro e deve reinventare il reparto. Ma i problemi non finiscono qui: il centrocampo fatica a trovare equilibrio e l’attacco, pur ricco di talento, manca di continuità.

Tudor sotto esame, Lazio e Udinese decisive

Inevitabilmente, la posizione di Igor Tudor è ora sotto osservazione. Le sue scelte tattiche non convincono e la squadra appare priva di un’identità chiara. Sebbene la società confermi la fiducia, le prossime due partite di campionato contro Lazio (domani sera) e Udinese saranno decisive per il suo futuro.

La Vecchia Signora è a un bivio. Serve una reazione immediata, una scossa per uscire dal tunnel e per non compromettere una stagione iniziata con ben altre ambizioni. La trasferta dell’Olimpico è già un esame da non fallire.

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