Yildiz quinto nel trofeo Kopa! La classifica completa del premio vinto da Yamal, ma che soddisfazione per la Juve: c’è anche un altro ex bianconero nella Top 10 | OneFootball

Yildiz quinto nel trofeo Kopa: tutti gli aggiornamenti sul premio e la classifica completa con tutte le novità sul bianconero

La cerimonia del Pallone d’Oro di Parigi ha emesso il suo verdetto per il Trofeo Kopa, incoronando come previsto il talento del Barcellona, Lamine Yamal. Per la Juventus, però, la classifica finale del premio per il miglior Under 21 al mondo ha un sapore agrodolce, un mix di enorme orgoglio e un pizzico di rammarico. Ben due talenti cresciuti nel vivaio bianconero, infatti, si sono piazzati nella top 10.

Il primo, e più atteso, è Kenan Yildiz. Il numero 10 della Juve ha conquistato uno straordinario quinto posto, una certificazione del suo status di top player mondiale a soli 20 anni. Un risultato che premia la sua crescita e la fiducia che il club ha riposto in lui.

La sorpresa, agrodolce come detto, arriva dalla sesta posizione. Subito alle spalle di Yildiz si è piazzato Dean Huijsen, difensore olandese che è a tutti gli effetti un prodotto del settore giovanile bianconero. Un piazzamento che inorgoglisce ma che porta con sé un velo di rammarico: il giocatore, infatti, è stato ceduto lo scorso anno e adesso è un pilastro del Real Madrid.

Yildiz Trofeo Kopa: l’orgoglio per Yildiz e il rimpianto per un ex talento

Vedere due talenti cresciuti e formati a Vinovo dominare la classifica dei migliori giovani del pianeta è una vittoria straordinaria per il progetto giovani della Juventus. È la più autorevole conferma della qualità del lavoro svolto dal settore giovanile e dalla Juve Primavera, capaci di forgiare calciatori di livello internazionale.

Questo risultato, però, apre anche a una riflessione. Se da un lato la cessione di Huijsen al Real Madrid ha sicuramente generato una plusvalenza importante, dall’altro vederlo consacrato tra i migliori al mondo mentre veste un’altra maglia prestigiosa è un piccolo rimpianto.

La Juve torna quindi da Parigi con sentimenti contrastanti. C’è l’immensa gioia per Yildiz, il campione del presente e del futuro su cui costruire la squadra, e l’orgoglio per un sistema giovanile che produce talenti di prim’ordine. Ma c’è anche la consapevolezza di aver lasciato partire un altro di questi gioielli, che ora brilla in una delle più grandi rivali europee.