Hellas Verona FC
·19 de setembro de 2025
Zanetti: "Affrontiamo la Juve con coraggio, spinti dalle emozioni che ci dà il nostro pubblico"

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·19 de setembro de 2025
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Paolo Zanetti, rilasciate oggi alla vigilia di Hellas Verona-Juventus, match valido per la 4a giornata di Serie A Enilive 2025/26, in programma sabato 20 settembre alle ore 18, allo stadio 'Bentegodi'.
Mister, ha già battuto la Juve una volta quando era all’Empoli. Come si vince contro una squadra così? "Ogni stagione e ogni squadra sono diverse. A noi accadde in un momento di grande forma, mentre loro erano in calo. Ci sono tante situazioni che devono incastrarsi per riuscire a battere una squadra così piena di campioni. Ora loro stanno bene: giocano con grande ritmo e aggressività, frutto del lavoro del loro allenatore, e si candidano sia per lo scudetto sia per un grande cammino in Europa. Noi dobbiamo pensare a noi stessi e ripetere un’altra grande prestazione per cercare di portare a casa dei punti".
Chi non sarà della partita oltre agli infortunati di lungo corso? "Ai giocatori già indisponibili dalla scorsa settimana si aggiunge Oyegoke, che ha un’infrazione al piede. Valentini rientrerà la prossima settimana, Gagliardini proverà per la gara con la Roma, altrimenti sarà disponibile con il Sassuolo. Harroui ha bisogno di due o tre settimane, mentre Mosquera e Fallou torneranno ad allenarsi in gruppo la prossima settimana".
Come si fa ad avere equilibrio e a non vivere di alti e bassi? "Questo è proprio ciò che dobbiamo evitare: deprimerci quando le cose vanno male o esaltarci troppo quando vanno bene. Serve continuità di prestazione. Sapevamo che nelle prime cinque partite avremmo affrontato tre grandi squadre, ma è normale quando giochi in Serie A. Ci mancano due punti dalla scorsa settimana e ora dobbiamo fare di tutto in queste due gare difficili. L’importante è sempre la prestazione: è quella che ti dà fiducia ed equilibrio. Il nostro percorso di crescita quotidiano è ancora lungo, ma questa settimana lo abbiamo affrontato con un umore e una consapevolezza diversi. I ragazzi si sono divertiti e vogliono fare un’altra grande partita, perché hanno provato cosa significa giocare al Bentegodi e sentire cosa il pubblico ti restituisce in termini di emozioni. È una partita da affrontare senza paura, con coraggio e dando il massimo".
Giovane e Orban sono sembrati molto esplosivi: darà loro continuità? "Devono giocare insieme e trovare continuità. Ma anche Sarr è entrato bene, si è creato subito un’occasione importante e noi abbiamo bisogno di tutti. Orban e Giovane hanno fatto una buona gara, pur senza segnare; la squadra ha bisogno che loro abbiano occasioni per andare in gol, ma non solo gli attaccanti: questo vale per tutti. Il cinismo è fondamentale per noi. La nota negativa è che siamo stati poco cattivi nell’ultima partita, ma il potenziale lo hanno dimostrato".
Come si colpisce la Juve? "La Juve va in gol con una facilità incredibile: segna tanto e calcia molto in porta. Ha affrontato grandi squadre e per questo ha subito dei gol, ma la mano del mister Tudor si vede chiaramente. Sono molto aggressivi, vanno forte e ingaggiano duelli a tutto campo. Sono mentalizzati nell’idea dell’allenatore e questo li sta esaltando. Inoltre, hanno in rosa fuoriclasse che fanno la differenza. Noi dovremo andare oltre noi stessi per cercare di ottenere un risultato".
Chi sostituirà Gagliardini? Potrebbe essere uno tra Akpa Akpro o Bernede? "Penso che Bernede sia stato uno dei migliori in campo da mezzala. Per necessità ha giocato anche da play, ma credo che il suo ruolo ideale sia la mezzala, perché unisce entrambe le fasi ed è dotato di buona qualità nell’ultimo passaggio. Sia Bernede che Serdar hanno fatto un’ottima partita nel recupero palla e nelle ripartenze. La scelta sarà quindi tra Akpa Akpro e Al Musrati: mi tengo il ballottaggio per chi partirà da titolare".
Come ha preparato questa partita? "Dobbiamo avere rispetto dell’avversario, senza presunzione. Veniamo da una gara importante contro una diretta concorrente, ma adesso dobbiamo indossare un vestito diverso, perché la forza della Juventus lo impone. Non dobbiamo ripetere gli errori fatti con la Lazio: serve essere subito concentrati e vincere i duelli. Dovremo essere cinici, e conteranno soprattutto mentalità e spirito, capendo che tipo di partita andremo ad affrontare. Dal punto di vista fisico stiamo crescendo e anche mentalmente stiamo bene".
Loro sono molto pericolosi sui calci da fermo: questo la preoccupa? "Abbiamo caratteristiche diverse rispetto all’anno scorso. Allora la fisicità era un nostro punto di forza, ma in questo momento paghiamo l’assenza di due buoni saltatori come Gagliardini e Valentini. Belghali può migliorare, Bernede e Serdar non hanno tanti centimetri, e ci manca un attaccante sopra il metro e novanta che possa darci una mano in area. Possiamo sopperire solo con l’atteggiamento, trovando soluzioni tattiche che ci aiutino. Dobbiamo restare sempre concentrati, sia in attacco che in difesa, come ha fatto la Cremonese contro di noi".
Serdar potrebbe agire da play? "Sta già giocando più dentro al campo rispetto al passato. Difendiamo in maniera diversa, non con un solo play ma con una coppia. Non è importante chi ci sia in quella posizione. Serdar può giocare ovunque, perché è molto bravo, ma dà il meglio come mezzala: lì esprime al massimo il suo talento, e quindi non credo sia giusto spostarlo".
La difesa resterà la stessa vista contro la Cremonese? "Sia Núñez che Nelsson avevano bisogno di mettere minuti nelle gambe e con il lavoro hanno migliorato molto. Frese è già più rodato, e anche Bradarić sta facendo molto bene. Frese, rispetto all’anno scorso, sta dimostrando grande continuità: mi piace per come tiene il campo, per il coraggio con la palla e per come difende. Penso che la difesa resterà la stessa".
Come ha visto Belghali? Giocherà anche questa partita? "Sicuramente ci sarà. Mi è piaciuto molto ed è un giocatore con ampi margini di miglioramento. Può diventare un punto di forza per noi e ho apprezzato anche il suo contributo difensivo, in particolare su Pezzella. È un ragazzo a cui va data fiducia, come Fallou che ora è infortunato".
Si aspettava una crescita così importante da capitano da parte di Serdar? "La pretendevo, perché conosco le sue qualità tecniche e morali. Il capitano è fondamentale: è un simbolo di atteggiamento, costanza e coraggio, e questo gli chiedo ogni giorno. Non è un ragazzo molto espansivo, ma quando parla è chiaro e diretto: parla poco e fa tanto. È questo lo spirito che serve alla nostra squadra. Serdar incarna perfettamente questo concetto e dal punto di vista tecnico è uno dei nostri migliori giocatori".
Le scelte sui calci d’angolo e sui rigori? "Il rigorista sarà uno tra Orban e Giovane, che li battono meglio. Sui calci d’angolo, sia Frese che Bradarić sono i nostri migliori battitori".
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