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·09 de novembro de 2025

Zaniolo all’Olimpico da idolo a odiatissimo “Ma sono cambiato…”

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La Gazzetta dello Sport (E. Esposito) – Quando lo speaker dell’Olimpico questa sera scandira il suo nome, i fischi ci saranno. Ci saranno eccome. Saranno i fischi di quelli che da qualche parte, in fondo all’armadio, hanno ancora la sua numero 21 giallorossa.

Quelli che in questi giorni non fanno che ripetere: «Si parte da 0-1, gol di Zaniolo». Perché lui, Nicolo Zaniolo, ora più che mai fa paura. E perché l’ex baby prodigio arrivato nella Capitale nel 2018 poco piu che ragazzino e travolto da successo, gol, pressioni, soldi, gossip per questa città non sara mai uno qualunque. E viceversa. Zaniolo con quella faccia da bello e dannato, più provocatorio che provocante, aveva in un attimo conquistato i tifosi (e le tifose) della Roma.


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Segnava, vinceva. La sua firma nella notte di Tirana, quella della Conference League alzata al cielo con Mourinho, restera nella storia e nel cuore di chi ama questa squadra. Il cosiddetto popolo giallorosso gli è stato vicino durante gli infortuni (tanti e pure gravi), gli ha perdonato notti brave (troppe), ha seguito con curiosità e una certa complicità le sue vicissitudini sentimentali (complesse). Poi qualcosa si è rotto, qualcosa che va oltre il rinnovo, qualcosa che ha più a che fare con la delusione per un amico che ti ferisce. Una questione di pancia, poco razionale, ma sintomo di un legame potente e sentito da entrambe le parti.

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