Zazzaroni infiamma il dibattito sui social: «Non è rigore» per il Milan contro la Fiorentina | OneFootball

Zazzaroni si esprime su quanto avvenuto sul prato di San Siro tra Fiorentina e Milan: le parole sul rigore concesso ai rossoneri

Sui social è scoppiato un acceso dibattito riguardo all’ennesimo episodio controverso da moviola che ha coinvolto il Milan. A dare fuoco alla discussione è stato Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ha espresso la sua posizione netta riguardo al calcio di rigore assegnato alla squadra di Stefano Pioli nella partita contro la Fiorentina. Sul suo profilo Instagram, Zazzaroni ha fatto un’affermazione decisa, sottolineando che il rigore era ingiustificato.

Zazzaroni ha scritto: «Milan-Fiorentina, non è rigore. E per me quello di Juve-Inter…». Il giornalista ha dichiarato di essere più interessato alla sostanza del giudizio arbitrale piuttosto che alle discussioni sul protocollo VAR. Ha proseguito: «Decine di disquisizioni sull’errore protocollare. Ma chi se ne frega: io voglio sapere se è rigore o no. Non mi interessa la violazione del protocollo VAR. E come non interessa a me non interessa a milioni di appassionati. Questo non è rigore, come non era fallo quello di Torino».

Il riferimento è chiaramente al contatto tra Parisi e Gimenez durante il match di campionato, che ha portato all’assegnazione di un calcio di rigore per il Milan dopo la revisione del VAR. Secondo Zazzaroni, la vera questione non è la procedura, ma la valutazione arbitrale stessa. Il direttore ha continuato il suo intervento criticando il fenomeno dei «riguorini», ossia l’abitudine di fischiare rigori anche per contatti minimi: «Marinelli ha valutato il tocco dal campo? Il Milan ha vinto, W il Milan. Ma siamo alle solite: ai rigorini».

L’attacco al cosiddetto «calcio dei rigorini» ha scatenato reazioni a favore e contro, con molti tifosi e appassionati divisi sull’effettiva entità del contatto e sull’utilizzo del VAR nelle decisioni arbitrali. Il dibattito sui social continua a infiammarsi, mettendo in luce le diverse sensibilità riguardo all’interpretazione delle regole e la gestione delle controversie arbitrali.