Calcionews24
·06 de outubro de 2025
Zazzaroni: «Juve-Milan solo un’ipotesi di partita di cartello. Salvo Modric e la telecronaca di Pardo»

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·06 de outubro de 2025
Nel consueto editoriale sul Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni commenta così quanto visto nel big match di Serie A tra Juventus e Milan.
«Salvo la paratona di Maignan su Gatti che gli ha sparato da un metro. E salvo gli strappi di Conceição, nell’occasione l’unico valido strumento di accensione della Juve. Salvo anche i posizionamenti e i collegamenti garantiti da Modric e alcune sue giocate non solo di esterno. Luka è l’angolo della tecnica e dell’efficacia, nel momento in cui sbaglia un passaggio mi torna in mente Liedholm, applaudito da tutto San Siro al primo errore della carriera. Lui la raccontava così e a noi faceva piacere credergli.
Salvo altro? Impossibile: Juve-Milan è stata soltanto un’ipotesi di partita di cartello alla quale non ha peraltro partecipato Jonathan David, un fantasma e pure goffo: è rimasto nell’armadio di Gabbia e Tomori.
Per non sparlare di Leão che nei pochi minuti concessigli è riuscito a sbagliare due gol fatti. Il rigore fallito da Pulisic l’ha trattato live Allegri che gli aveva raccomandato di non tirarlo di piatto e di piatto Pulisic l’ha tirato: il pallone è finito in un garage all’aperto di Pasadena, a pochi metri da quello fulminato da Baggio trentun anni fa.
Dopo un mese e mezzo di campionato sarebbe idiota trarre delle conclusioni: posso solo dire che il Milan è al momento più avanti della Juve perché ha un impianto presentabile e delle gerarchie tecniche definite. Leão è considerato un qualcosa in più. Talvolta in meno. Tudor, altro pareggio, deve ancora individuare il centravanti e non ha ancora trovato un posto a Koopmeiners, la cui crisi non è più soltanto tecnica: Locatelli garantisce più protezione, ma offre un apporto insufficiente in costruzione. McKennie, che ha sostituito a lungo Thuram, è stato al solito mobile, ma non ha mai rubato l’occhio.
PS. Dimenticavo: salvo anche la telecronaca di Pardo detto “in purezza” che possiede il vocabolario più ricco della compagnia dei narratori e lo sa. La sua l’ascolto. Come ascolto quelle di Caressa e Zancan. Dice: echissenefrega. Frega a me».