Inter News 24
·3. November 2025
Adani applaude il gol di Zielinski: «Qui non sai se è più bella la rete o l’assist, non una grande gara dell’Inter. Bisseck? Non è ultimo uomo»

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·3. November 2025

L’ex difensore nerazzurro, Lele Adani, ospite alla Domenica Sportiva, ha analizzato la sofferta vittoria dell’Inter a Verona. L’opinionista è rimasto estasiato dalla prodezza tecnica che ha sbloccato la partita, il gol del centrocampista polacco Piotr Zielinski. Adani ha sottolineato come sia difficile decidere se sia stato più bello l’assist “fantastico” del regista Hakan Çalhanoğlu o il “meraviglioso” tiro al volo, spiegando che il successo dello schema è dipeso interamente dalla perfezione balistica del calcio d’angolo.
Nonostante la bellezza del gol, l’opinionista ha però ammesso che la Beneamata non ha disputato una grande gara, vincendo solo all’ultimo respiro su autogol in una partita molto difficile, giocata sotto una pioggia battente.
Infine, sulla moviola e sul discusso fallo del difensore nerazzurro Yann Bisseck su Giovane, Adani ha difeso la decisione dell’arbitro Daniele Doveri. Ha spiegato che l’episodio non è di chiara lettura e che non c’erano gli estremi per il rosso (DOGSO). Nel momento del fallo, l’attaccante scaligero sposta palla verso l’esterno, dove il centrocampista Petar Sucic era in fase di recupero, impedendo che fosse una chiara occasione da gol.
IL GOL DI ZIELINSKI? – «Noi analizziamo la partita, ma la prodezza è quella che ci emoziona e vende il biglietto: qui non sai se è più bello l’assist o il gol. L’angolo di Calhanoglu è fantastico e il tiro è altrettanto meraviglioso. L’inganno è che Zielinski si mette a metà strada e poi scatta lì dalla lunetta sul viaggio della palla: è venuto bene. Ma se l’angolo non è battuto perfettamente, il gol non viene. L’Inter ha sbloccato la partita ma non ha fatto una grande gara: l’ha spuntata all’ultimo respiro su un autogol. Una partita difficilissima sotto una pioggia copiosa».
IL GIALLO A BISSECK? – «E’ una situazione in cui a giro non siamo tutti d’accordo: accade a volte che la decisione non è netta e secondo me questo è il caso, è difficile prendere una posizione sicura. Giovane quando sposta la palla, la porta quasi verso Sucic, che torna in corsa: lì Sucic interviene. Non è ultimo uomo, c’è un difendente Inter che può intervenire».









































