Bartesaghi predestinato al Milan. Doppietta al Sassuolo e un futuro che dice questo | OneFootball

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·16. Dezember 2025

Bartesaghi predestinato al Milan. Doppietta al Sassuolo e un futuro che dice questo

Artikelbild:Bartesaghi predestinato al Milan. Doppietta al Sassuolo e un futuro che dice questo

Bartesaghi e la sua doppietta contro il Sassuolo. La nascita di una nuova stella al Milan

I luoghi plasmano le persone, e per Davide Bartesaghi, il paesino di Annone di Brianza è stato una culla perfetta. La Gazzetta dello Sport oggi vi dedica un pezzo per raccontarlo.

Semplice, concreto, con i piedi per terra, proprio come “Dade”, come lo chiamano tutti lì. Un ragazzo rimasto quello di sempre, nonostante la ribalta di San Siro e la doppietta al Sassuolo che ha scatenato una festa improvvisata in paese, tra clacson suonati ai semafori e abbracci tra i ragazzi che giocavano con lui all’oratorio. «È un esempio di valori e un orgoglio per la nostra comunità», ha sottolineato il sindaco Luca Marsigli.


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Il destino rossonero di Bartesaghi è stato scritto dall’intuizione di Mauro Bianchessi, ex responsabile scout del Milan, che lo strappò a Inter e Atalanta quando aveva solo 8 anni, folgorato dal suo talento puro. «Dissi a Galliani che sarebbe stato il terzino titolare del Milan del futuro», ricorda Bianchessi. Marino Frigerio, uno dei suoi primi allenatori, lo vedeva più centrale difensivo “alla Bastoni”, ma ne ha sempre apprezzato la duttilità e l’abilità anche in fase difensiva.

Dietro il successo di Bartesaghi c’è una famiglia solida: papà Daniele, artigiano che gli ha trasmesso i valori del lavoro e del sacrificio, e mamma Stefania, sempre pronta a intervenire con una parola giusta. Sono stati loro a supportarlo senza mai interferire, accompagnandolo per anni nei lunghi viaggi tra casa e il Vismara.

La crescita di Davide non è stata senza ostacoli. C’è stato un periodo, intorno ai 15 anni, in cui faticava a trovare spazio e a crescere fisicamente. Ma è stato proprio il carattere a fare la differenza: «Un musone, sembra schivo, ma è un ragazzo d’oro», assicura Bianchessi. Una forza mentale che gli ha permesso di superare le difficoltà e di prendersi la fascia sinistra del Milan, stregando anche Allegri. E ora, mentre San Siro lo acclama, ad Annone di Brianza continuano a vederlo semplicemente come “Dade”, il ragazzo che va matto per i salamini di capra.

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