Bucciantini critica la Serie A: «Piena di campioni a fine corsa, mercato dannoso per la Nazionale. Entusiasti per…» | OneFootball

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·7. September 2025

Bucciantini critica la Serie A: «Piena di campioni a fine corsa, mercato dannoso per la Nazionale. Entusiasti per…»

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Bucciantini critico sulla Serie A e il calciomercato: «Da Dzeko a Modric, più nostalgia che utilità. Meglio ammirarli cinque anni fa»

Ai microfoni di Radio Sportiva, il giornalista Marco Bucciantini ha lanciato un allarme sullo stato attuale della Serie A e sulla tendenza dei club italiani a puntare su giocatori a fine carriera.

L’ALLARME«La Serie A ha pescato a piene mani tra gli over 30… ma non solo: sono arrivati anche giocatori vicini ai 40 anni. Da Dzeko a Modric, fino ad altri nomi che sembrano presi più per nostalgia che per reale utilità».


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Secondo Bucciantini, il fascino di vedere grandi campioni nel nostro campionato non deve nascondere il rischio che questa scelta comporta: ridurre spazio e opportunità ai giovani italiani.

LE CONSEGUENZE«Ci siamo entusiasmati per un mercato che, alla fine, ha finito per danneggiare la Nazionale. Vedere Modric nel nostro campionato fa piacere, ma sarebbe stato meglio ammirarlo cinque anni fa, nel pieno della sua carriera».

Il giornalista ha spiegato che l’arrivo di calciatori dal nome altisonante ma ormai nella fase calante della loro carriera non rappresenta un vero investimento tecnico. Si tratta piuttosto di operazioni di immagine, utili a catturare l’attenzione del pubblico e dei media, ma meno funzionali alla crescita del movimento calcistico italiano.

Un campionato tra nostalgia e futuro

L’analisi di Bucciantini apre un dibattito molto attuale: la Serie A rischia di diventare il palcoscenico di campioni che hanno già dato il meglio altrove, mentre altri campionati europei, come la Premier League o la Bundesliga, continuano a puntare su talenti emergenti e in piena ascesa.

Il paragone con altre realtà, infatti, sottolinea come la scelta di privilegiare giocatori d’esperienza non sempre porti benefici a lungo termine. Nel frattempo, la Nazionale italiana paga la mancanza di ricambio generazionale, ritrovandosi spesso con un bacino ridotto di giovani pronti a confrontarsi ad alti livelli.

La riflessione del giornalista vuole dunque essere un monito: l’Italia deve tornare a investire sui giovani, senza cedere alla tentazione di scelte facili e nostalgiche. Solo così il campionato potrà ritrovare competitività internazionale e, al tempo stesso, restituire linfa vitale al movimento azzurro.

L’antitesi: il percorso dell’Inter

In questo scenario, un esempio controcorrente è rappresentato dall’Inter. I nerazzurri hanno scelto di ringiovanire la rosa, puntando su talenti come Petar Sucic, Andy Diouf o il rilancio di Pio Esposito, senza rinunciare all’esperienza di leader già presenti in squadra. Un percorso che ha mostrato come sia possibile mantenere competitività immediata, ma al tempo stesso investire sul futuro, offrendo spazio a giovani di prospettiva. Un modello che si pone come antitesi al quadro delineato da Bucciantini, dimostrando che la Serie A può ancora attrarre e valorizzare nuovi protagonisti.

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