Buffon su Vialli: «Sono stato fortunato di averlo conosciuto, mi ha insegnato tanto. Ruolo? Una soddisfazione per me» | OneFootball

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·6. Oktober 2025

Buffon su Vialli: «Sono stato fortunato di averlo conosciuto, mi ha insegnato tanto. Ruolo? Una soddisfazione per me»

Artikelbild:Buffon su Vialli: «Sono stato fortunato di averlo conosciuto, mi ha insegnato tanto. Ruolo? Una soddisfazione per me»

Gianluigi Buffon, l’attuale capo delegazione della Nazionale Azzurra ha parlato della leggenda della Sampdoria: le sue parole

Gianluigi Buffon, attuale capo delegazione della Nazionale Azzurra ed ex leggenda tra i pali, è stato premiato con la Castagna d’Oro a Frabosa Sottana, occasione per una profonda riflessione sulla sua carriera e sul calcio. L’estratto più toccante delle sue dichiarazioni, ripreso da Tuttosport, riguarda il rispetto e l’ammirazione per i suoi predecessori nel ruolo di team manager azzurro: Gianluca Vialli e Gigi Riva.


Vialli e Riva: due figure superiori per valore umano

Buffon ha espresso con chiarezza l’importanza che queste due icone del calcio italiano hanno avuto nella sua vita, anche al di là dei loro specifici incarichi nella Nazionale. L’ex portiere ha inserito entrambi in una ristretta cerchia di personalità uniche. In merito ha dicharato:


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«Gianluca Vialli e Gigi Riva, al di là del loro incarico, sono due delle cinque persone nel calcio che, quando parlavano o avevo la possibilità di interagire con loro, mi facevano sentire fortunato. Mi hanno lasciato sempre qualcosa dopo ogni confronto. Ricoprire il loro ruolo è una soddisfazione, però non c’è nessuna volontà di sfide o rivalità con chi mi ha preceduto. Sono due persone superiori a me, per valore, per quanto lasciato e trasmesso».

L’omaggio non riguarda solo il loro successo sportivo, ma l’impatto umano e morale che hanno avuto: Vialli, indimenticato attaccante della Sampdoria e pilastro della Juventus, e Riva, leggendario bomber e bandiera del Cagliari.


Un ruolo di eredità, non di rivalità

Riguardo al suo attuale incarico di capo delegazione, Buffon ha voluto subito smarcarsi da qualsiasi idea di competizione con le figure che lo hanno preceduto, dimostrando grande umiltà.

Le parole di Buffon confermano l’eredità etica e morale che queste figure storiche continuano a lasciare all’ambiente azzurro. L’obiettivo del nuovo capo delegazione è chiaro: onorare questa eredità, mantenendo vivo lo spirito di leadership e valore che Vialli e Riva hanno incarnato.

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