Inter News 24
·28. November 2025
Chivu Inter, la crisi è solo di risultati e non di gioco: il punto

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Secondo il Corriere dello Sport, l’Inter di Cristian Chivu è diventata un vero e proprio rebus: una squadra in crisi di risultati, ma non di gioco. Ed è proprio questo paradosso a rendere ancora più difficile decifrare il momento nerazzurro, soprattutto considerando che il piazzamento in classifica resta competitivo sia in Serie A sia in Champions League. L’Inter crea tanto, domina spesso le partite, costruisce occasioni e mantiene alta l’intensità, ma al tempo stesso spreca troppo, subisce gol pesanti e non riesce a trasformare il buon calcio espresso in punti concreti.
Il quotidiano romano sottolinea come la formazione di Chivu sia sempre capace di arrivare al tiro e di costruire trame di qualità, ma allo stesso tempo non abbastanza cinica per trasformare la mole di gioco in vantaggio reale. Le sfide contro Milan e Atletico Madrid sono esempi lampanti: tra pali, traverse, un rigore sbagliato, miracoli dei portieri avversari e scelte errate nell’ultimo passaggio, l’Inter ha prodotto tantissimo senza però capitalizzare il giusto. Per questo Chivu, dopo il match al Wanda Metropolitano, è stato chiaro: «meglio meno belli, ma più pratici». Una dichiarazione che riassume perfettamente ciò che manca alla sua squadra.
L’altro grande problema evidenziato dal Corriere dello Sport riguarda la fragilità difensiva. Paradossalmente, l’Inter concede poche occasioni nitide agli avversari, ma quando queste arrivano, subisce spesso gol pesantissimi. La sensazione è che ogni errore venga punito, soprattutto nei momenti decisivi della partita. Una tendenza già vista nella scorsa stagione e che continua a ripetersi nonostante i correttivi tentati dal tecnico.
Il tallone d’Achille più evidente è rappresentato dai calci piazzati avversari. Corner e punizioni laterali diventano puntualmente situazioni pericolose. La marcatura a zona adottata quest’anno non sta dando gli effetti sperati: i gol subiti da Gimenez contro l’Atletico, da Thuram contro la Juventus e da Arad contro il Kairat evidenziano un limite nella gestione degli inserimenti da lontano. Anche al Mondiale per Club, contro il Monterrey di Sergio Ramos, c’era stata una prima avvisaglia.
Il quotidiano non boccia il sistema a zona in assoluto, ma sottolinea come necessiti di accorgimenti, soprattutto nel contrastare gli avversari che prendono la rincorsa da lontano, come nel caso del gol di Gimenez. L’Inter deve imparare a essere più aggressiva, più attenta e più pronta nel leggere i movimenti in area.
L’Inter di Chivu, dunque, ha un’identità definita, un gioco riconoscibile e momenti di qualità elevata. Ma finché non risolverà la sua incostanza sotto porta e le disattenzioni difensive, resterà una squadra bella ma incompiuta. E in un campionato così equilibrato, essere “solo belli” non basta. Chivu questo lo sa bene: ora servono concretezza, cattiveria e maturità per trasformare il buon calcio prodotto in risultati tangibili.









































