Inter News 24
·21. Dezember 2025
Chivu Inter, panchina non a rischio: la convinzione della dirigenza e l’obiettivo per la svolta

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Il 2025 passerà agli archivi come un anno paradossale per l’Inter: la squadra è stata in corsa per ogni traguardo, ma chiude i dodici mesi con la bacheca desolatamente vuota. Come analizza La Gazzetta dello Sport, il percorso dei nerazzurri è stato un lungo piano inclinato: dallo scudetto sfumato a maggio alla dolorosa finale di Champions League persa malamente a Monaco, passando per una partecipazione anonima al Mondiale per Club, fino all’ultimo capitombolo in Supercoppa Italiana. La sconfitta ai rigori contro il Bologna a Riad non è solo un incidente di percorso, ma la certificazione di quella che viene definita “sindrome da grande vittoria”: un blocco mentale che impedisce alla squadra di concretizzare nei momenti decisivi.
Da “ingiocabili” a “inspiegabile”: la parabola del pensiero di Henrikh Mkhitaryan fotografa perfettamente il momento. Non si tratta solo di sfortuna, ma di un “malessere generale” dove la somma degli incidenti diventa strutturale. Emblematica è la situazione di Yann Bisseck: il rigore causato dal possente difensore tedesco in Supercoppa non è un unicum, ma si allinea a una serie di ingenuità simili costate care anche contro Genoa e Lazio. Errori individuali che pesano come macigni, nonostante la Beneamata mantenga il primato in Serie A, il sesto posto nel girone di Champions e il passaggio del turno in Coppa Italia.
Ora il calendario non ammette distrazioni. Il tecnico Cristian Chivu, saldo sulla panchina e ritenuto dalla dirigenza (Marotta e Ausilio in testa) l’uomo giusto per gestire questa transizione post-Inzaghi, è atteso da un ciclo terribile. Si parte con l’Atalanta, poi il Bologna e il Parma, per arrivare al redde rationem contro il Napoli. La sfida contro Antonio Conte, ex allenatore mai banale e spesso velenoso nelle stoccate, rappresenta il vero crocevia della stagione. Il dato è allarmante: tra lo scorso campionato e quello attuale, l’Inter non ha mai battuto le dirette concorrenti (Napoli, Milan, Juventus, Bologna). Per cucirsi sul petto lo Scudetto numero 21, invertire questo trend contro le big è un obbligo categorico. L’unica nota lieta? L’eliminazione anticipata offre una “rigenerazione natalizia” fisica fondamentale per preparare la battaglia.









































