Zerocinquantuno
·13. November 2025
Curva Andrea Costa senza tifo: il Tosco la vede così…

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·13. November 2025

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Ieri sera durante la trasmissione Oltre la Curva, in onda tutti i mercoledì dalle 19:30 su Canale 88, abbiamo potuto ascoltare le parole di alcuni dei diretti interessati riguardo alle decisioni prese dai gruppi organizzati della Curva Andrea Costa in merito ai provvedimenti della Questura di Bologna, dopo la coreografia realizzata in occasione della partita di Europa League contro il Brann che ha portato alle restrizioni di cui tanto si è discusso prima della sfida col Napoli di domenica scorsa.
Ebbene, in estrema sintesi, i gruppi organizzati della curva hanno deciso di seguire come sempre il BFC, presenziando in casa e in trasferta, ma di continuare nella loro protesta e di non fare tifo fino a quando non cambieranno le condizioni che la Questura di Bologna ha posto in essere.
Una posizione netta, sicuramente sofferta, perché per loro non ‘alzare la voce’ e non incitare la squadra per la quale vivono quotidianamente è un gesto di autentica sofferenza, ma con la ferma convinzione che i provvedimenti attuati siano stati esagerati.
Mi sento in dovere di esprimere un’opinione vista la mia lunga seppur ormai antica appartenenza ai gruppi della curva, e anche perché conosco molto bene i ragazzi che vengono in TV a condurre la trasmissione di cui sopra. Sono consapevole che la coreografia ‘pirotecnica’ abbia contravvenuto a quelle che sono le norme per la sicurezza negli stadi, ma è altrettanto vero che i provvedimenti messi in atto dalla Questura sono apparsi troppo ‘severi’, visto che si è comunque trattato di una manifestazione d’incitamento alla squadra e non, come capita spesso negli stadi, di uno spettacolo atto a deridere i tifosi o la squadra avversaria, né tantomeno le forze dell’ordine.
Probabilmente, usando un eufemismo, ai tifosi rossoblù è ‘scappata un po’ la frizione’ nell’accendere fiaccole e fuochi d’artificio, contravvenendo certamente alle normative sulla sicurezza, ma è pur vero che una multa e una diffida a non ripetere la cosa potevano essere il provvedimento più consono: togliere strumenti innocui come bandiere, striscioni, tamburi e megafoni è sembrata, al sottoscritto e immagino a tutti i tifosi della curva, una sorta di ‘sgridata’ collettiva esagerata nella misura.
Ripeto il concetto per dissipare ogni dubbio: le autorità hanno il dovere di intervenire laddove si ravvedano situazioni di potenziale pericolo, quindi la Questura ha fatto il suo lavoro, semmai è la misura della ‘pena’ che è apparsa ai più esagerata.
La Curva Andrea Costa ha dimostrato in tanti anni di essere sempre attenta a concertare eventuali iniziative, e se per una volta si è esagerato in quella che è stata comunque una coreografia, i provvedimenti messi in atto nella gara successiva mi sono sembrati sufficienti per espiare la pena: andare oltre lo riterrei esagerato, ma ad oggi dalla Questura non hanno preso posizione a riguardo, mantenendo attive le restrizioni di cui abbiamo parlato.
Auspico quindi un intervento chiarificatore tra le parti, immaginando che la società di Casteldebole potrà farà da intermediario: viviamo un periodo di grande felicità sportiva e una curva silente è ciò di cui si sente meno il bisogno.
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