DirettaCalcioMercato
·4. Dezember 2025
Dalla terza divisione a diventare ispirazione per i club della Premier League: l’ascesa in Ecuador dell’Independiente del Valle

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Una delle storie più belle del calcio sudamericano arriva dall’Ecuador: stiamo parlando dell’Independiente del Valle, diventata fonte di ispirazione di diversi club della Premier League.
La storia dell’Independiente del Valle è al quanto singolare e unica, ed è curioso che questa realtà nemmeno esisteva appena 20 anni fa. O meglio non si chiamava così, perchè questa squadra fino al 2007 giocava in terza divisione e si chiamava Deportivo Indipendiente. Un club di Sangolquí, un paesino di 75 mila abitanti a 20 km dalla capitale Quito. Poco dopo è arrivato Michel Deller e la musica è decisamente cambiata. Ma chi è questo Deller? Parliamo di un imprenditore specializzato in costruzioni e centri commerciali, ma ha deciso di portare la sua mentalità innovativa dentro il calcio ecuadoriano. Quando nel 2007 ha preso la guida del club e ha rivoluzionato tutto: invece di spendere in acquisti costosi, ha puntato quasi esclusivamente su ricerca, formazione e reclutamento di giovani talenti. In 18 anni ha cambiato completamente la storia del movimento calcistico del Paese.
L’Independiente è vicino alla sua seconda LigaPro Serie A, ma il progetto non si ferma ai confini nazionali. Deller sta esportando il suo modello anche fuori dall’Ecuador: dal 2021 è socio del Numancia in Spagna e dal 2023 dell’Atlético Huila in Colombia. Sono club ancora nelle categorie inferiori, ma l’obiettivo è costruire qualcosa di solido nel medio-lungo periodo.
Le 120 scuole affiliate, distribuite dalle Galapagos fino alla foresta amazzonica, rappresentano una rete di scouting immensa. Ma soprattutto offrono ai ragazzi del posto un’alternativa concreta: una via d’uscita da contesti difficili, segnati da povertà e criminalità, per inseguire il proprio sogno in un ambiente sicuro. Oggi l’Independiente può contare su un complesso gigantesco chiamato Valle de los Sueños: 8 campi, palestra, piscina, cinema, una scuola interna e alloggi per circa 150 giovani tra gli 11 e i 18 anni. Un progetto iniziato nel 2008 e che continua a crescere anno dopo anno.
I ragazzi vengono seguiti in un ambiente internazionale, con uno staff formato da professionisti arrivati da vari Paesi. Il capo scout è Arkaitz Mota, spagnolo, cresciuto tra i settori giovanili di Real Madrid e Barcellona e passato anche per l’Aspire Academy in Qatar. La formazione giovanile è invece affidata a Diego Gil de Gómez, che ha lavorato per 15 anni nell’Athletic Bilbao.
Il club ha subito centrato due promozioni consecutive, poi è cresciuto passo dopo passo fino ad arrivare all’incredibile finale di Copa Libertadores del 2016. Un’impresa paragonata spesso al miracolo del Leicester in Premier League. In campo c’erano quasi solo ragazzi formati in casa: è stato il primo vero momento in cui il mondo ha capito che lì stava nascendo qualcosa di straordinario.
Dopo Caicedo e Hincapié, altri giovani talenti del club sono pronti a fare il grande salto in Premier League. Infatti nelle scorse, l’Arsenal ha chiuso per l’acquisto dei gemelli Edwin e Holger Quintero, due giovani talenti di appena 16 anni che voleranno nel Nord di Londra non appena diventeranno maggiorenni. Un’altra squadra londinese, il Chelsea, due settimana fa ha preso Deinner Ordóñez, centrale classe 2009 che sbarcherà in Premier League nel 2028. Insomma un modello vincente in Sudamerica che però è diventato negli anni un pozzo di talento capace di attirare l’interesse anche dei club più potenti d’Europa.









































