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·8. Oktober 2025
ESCLUSIVA PSB – Lamanna: “A Monza c’è un bel progetto, Bari e Spezia risaliranno. E sui portieri in Serie B…”

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·8. Oktober 2025
Con 165 partite in Serie B, Eugenio Lamanna ha trascorso diversi anni della sua carriera in cadetteria e conosce bene questo campionato così difficile e imprevedibile. Così, il portiere, ora svincolato dopo l’esperienza al Sudtirol, è intervenuto in ESCLUSIVA ai nostri microfoni per parlare della Serie B e delle sue ex squadre. Di seguito l’intervista completa:
Come ha visto il Monza in queste prime giornate? Che campionato si aspetta?
“Il Monza ha mantenuto tanti giocatori, ma ha dovuto anche cambiare molto. Credo ci sia dietro un bel progetto per risalire, anche se non è mai facile la Serie B. Ogni anno ci sono sorprese e squadre che puntano a salire che si trovano a metà classifica. Vedo che c’è la voglia di ricostruire qualcosa dopo l’annata scorsa che è stata difficile per mille motivi. Non essendo all’interno non so che obiettivi si siano prefissati, ma so che c’è un progetto per fare le cose fatte bene come questa piazza merita. A parte la scorsa stagione sfortunata, le altre sono state bellissime. C’è sicuramente la voglia quindi di continuare su quel percorso di entusiasmo”
Nonostante le tante voci di mercato in estate, Armando Izzo è rimasto al Monza e ha iniziato la sua quarta stagione con la maglia biancorossa. Cosa può dare un giocatore con la sua esperienza a questa squadra? Lo chiedo a lei che lo conosce bene avendoci giocato insieme diverso tempo
“Ci ho giocato tanti anni con lui e devo dire che, aldilà del lato tecnico, è stato per anni uno dei difensori in Serie A con il rendimento più alto. Avendo tanta esperienza e avendo già giocato in Serie B, uno dei suoi primi anni di carriera ad Avellino, può fare tanto. Conoscere la categoria non è cosa da poco, secondo me può fare molto bene. Io credo che lui lo sappia e ci aspetta da lui questo, so che lo darà”.
Passiamo al Bari, che ha trovato la prima vittoria in campionato con il Padova, dopo 3 pareggi e 2 sconfitte. Cosa è mancato ai Galletti in questo inizio di stagione? Dove credi possono arrivare?
“È una di quelle squadre che può stare che abbiano un inizio più difficile, vedo anche la Sampdoria anche se si sta riprendendo. Allo stato attuale dare giudizi sulla stagione è prematuro, sono passate poche partite, credo però che ci sia l’organico per fare grandi cose. Ovviamente quando inizi un po’ a rilento, non male, c’è sempre da rincorrere. La sosta di mezzo può essere l’occasione per ricaricare un po’ e riprendersi. Credo che con questo organico possa fare fare un campionato diverso da come iniziato”.
E si può dire la stessa cosa anche parlando di Spezia?
“Assolutamente, è una squadra che l’anno scorso ha fatto la finale playoff. Ha cambiato qualche elemento, ma l’ossatura è quella e la mentalità anche. Secondo me anche li, chiaramente non ci deve essere troppo tempo per fare la risalita, anche perché se uno pensa giornata dopo giornata ce n’è sempre meno. Al momento comunque è davvero prematuro dare giudizi, comunque anche lo Spezia per piazza, per società, per organico possa stare più avanti”.
Cosa succede a queste squadre che scendono dalla Serie A o sfiorano la promozione e l’anno dopo non riescono più a ripartire?
“Storicamente è sempre stato difficile, a parte qualche eccezione (Sassuolo), ripartire e imporsi subito. Secondo me è tutta una questione mentale. Credo che per squadre con alcuni cambiamenti, ma più o meno con lo stesso organico della passata stagione, non è una questione tecnica. Anche se comunque magari c’è gente che scende dalla A e c’è gente che è in B e che può giocare in A. Non è una cosa tecnica, ma una questione mentale. Bisogna calarsi subito nella mentalità che è un campionato diverso, ci sono squadre che giocano in maniera diversa da quelle che sei abituato a incontrare. Non bisogna pensare che si dovrebbe stare in Serie A, ma si è sotto…bisogna pensare a risalire al più presto. Io l’anno scorso ho visto che il Sassuolo ha avuto fin da subito quella mentalità e infatti si è visto il campionato che ha fatto”.
A fine dicembre della scorsa stagione, Eugenio Lamanna firma un contratto di 6 mesi con il Sudtirol e fa parte di quella squadra che ha ottenuto la salvezza grazie anche un grande lavoro di Castori. Ci racconta il carisma e la mentalità dell’allenatore?
“Sono arrivato in un momento difficile della squadra, ma ho visto che c’erano dei valori importanti. Lì ha giocato tanto la testa perché i risultati ottenuti all’inizio facevano ben sperare, poi c’è stata una flessione. La testa ha quindi giocato un brutto scherzo alla squadra. Poi quando è arrivato, Castori ha dato una sua impronta e una sua idea di gioco ed è lì che abbiamo messo in fila un po’ di risultati. Secondo me c’è stata una parte di campionato in cui qualche scontro diretto, qualche vittoria con quelle avanti e l’aver perso poche partite ha portato a muovere la classifica e la squadra a salvarsi molto bene. Pensando a dove si è partiti è stato un percorso bellissimo”.
Ci sono in Serie B dei portieri che la incuriosiscono particolarmente?
“Devo dire che ce ne sono tanti. L’anno scorso, vedendoli dal vivo con il Sudtirol, mi era piaciuto molto Fulignati e aveva giocato molto bene Pigliacelli, e si sta ripetendo a Catanzaro. Quando ero a Monza in Serie C avevo giocato contro Confente, che mi era piaciuto molto ed ora ha fatto il salto. Thiam si può ripetere a Monza, mentre Ghidotti ha sempre fatto la sua parte quando ha giocato. In B comunque non è mai facile per i portieri, perché ci sono molti più cambi di quanti ce ne siano in A”.
“Sono sicuro che Desplanches troverà la continuità Pescara. A Palermo invece c’è Joronen che è una garanzia. Poi Gomis è stato fortunato, e c’è anche Bardi che nella parte finale l’anno scorso ha dato un contributo per la salvezza incredibile. Sono curioso anche di vedere gli sviluppi di Stankovic e Klinsmann. In generale guardo sempre molto i portieri, perché mi incuriosisce il lato tecnico e vedere l’evoluzione che c’è nell’arco della stagione e da una stagione all’altra”.
E su Lamanna oggi…
“Mi sto allenando e sto aspettando, è successo anche l’anno scorso. Ci vuole un po’ di pazienza perché chiaramente le squadre cercano di sistemare quello che hanno in casa prima di fare altri momenti. Io cerco di tenermi pronto e se dovesse esserci la chiamata l’accolgo”.