Fabio Paratici a Sky: “Alla Juve mi sentivo sbagliato, il Tottenham mi ha fatto sentire a casa” | OneFootball

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·13. November 2025

Fabio Paratici a Sky: “Alla Juve mi sentivo sbagliato, il Tottenham mi ha fatto sentire a casa”

Artikelbild:Fabio Paratici a Sky: “Alla Juve mi sentivo sbagliato, il Tottenham mi ha fatto sentire a casa”

L’attuale DS del Tottenham, Fabio Paratici, ha parlato ai microfoni di Sky Sport Insider della sua esperienza alla Juventus e del suo incarico sotto la società londinese.

Fabio Paratici ai microfoni di Sky: “Credo ciecamente nel rapporto direttore-allenatore, alla Juve mi sentivo sbagliato”

Ecco le parole dell’ex DS bianconero, riportate da JuventusNews24:


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Sul Tottenham

Mi hanno fatto veramente sentire a casa. Sono arrivato a giugno 2021, poi a novembre c’è stata questa vicenda molto, molto forte. E non è facile: sei in un posto in cui ti conoscono parzialmente, hai paura che ti giudichino in modo diverso. E invece qui non mi hanno mai giudicato ma sempre sopportato e aiutato. Non c’è mai stato un momento in cui abbia sentito dubbi su di me. Sono rimasto da consulente per rispetto di questo club che non aveva nulla a che fare con quanto successo. Alla fine della squalifica, ho ripreso il mio lavoro. Devo ringraziare tutti“.

Sulla Juventus

La prima cosa che posso dire è che tutto quello che si vince si dimentica velocemente, mentre tutto quello che non si vince ti rimane nella testa. Ed è così anche per me: mi rimane di più quello che ho perso, come le finali in Champions con la Juventus, o la Supercoppa con il Tottenham, o ancora la finale di Coppa Italia con la Sampdoria, che è stata la prima disputata da dirigente. Le ricordo veramente come un dolore fisico ancora adesso. Quando vinci, ti sembra tutto quasi normale.

Penso alla Juve: il ripeterci per 9 anni di fila è difficile. Se fai 365 x 9 è un calcolo pazzesco: vuol dire che più o meno per 3500 giorni siamo stati primi in classifica. Per farlo, devi partire il lunedì a lavorare con una mentalità da vincente. Questa è stata una cosa incredibile che la gente che ha lavorato alla Juventus ha fatto. E che difficilmente sarà ripetibile.

Perché la squadra non è riuscita a risollevarsi? Questa è una domanda che quando veniva fatta ai miei colleghi e io ero alla Juventus mi faceva arrabbiare, se rispondevano: come potevano loro rispondere a una domanda del genere se a volte nemmeno io sapevo quale fosse il problema? Io non mi sono mai permesso di dire a chi lavorava di dare consigli. Mi sentivo come sbagliato“.

Sul suo ruolo

Quando devi costruire una squadra è molto difficile. Individuare un giocatore bravo è molto più facile. Quando devi costruirla unendo i diversi giocatori, i vari tasselli, perché funzionino insieme, è molto più difficile, molto più analitico: devi avere molto più talento. Io la definirei quasi un’arte il costruire la squadra: è come un grande chef che ha tanti ingredienti e che deve fare una grande cena“.

Sul rapporto con gli allenatori

Io credo ciecamente nel rapporto direttore-allenatore: tu da direttore devi quasi annullare le tue idee calcistiche, per sposare quelle dell’allenatore che hai. Il mio calcio, oggi, è quello di Thomas Frank. […] Io ho sempre discusso molto di calcio con i miei allenatori e ho imparato moltissimo da loro: sono preparatissimi. Quando vai a fare una discussione con loro devi essere ferrato, o ti distruggono calcisticamente. I dirigenti devono supportarli e sopportarli in quello che pensano sia la cosa giusta per loro. Siamo lì per aiutarli, non per metterli in discussione. Il ruolo di dirigente è fondamentale, perché deve far sì che tutto funzioni bene. Deve mettere tutti nella migliore condizione possibile per performare ad alto livello”.

Su Tudor e Spalletti

Intanto voglio chiarire che sono molto legato a Igor Tudor. Mi spiace moltissimo, perché ha meritato questa chance dopo tante esperienze dure e sono dispiaciuto per come sia finita. Per lui e la Juventus. Luciano è un grandissimo allenatore, non devo essere io a dirlo. Gli auguro tutto il successo possibile”.

Raffaele Morra

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