Calcionews24
·5. September 2025
Inter, Chivu cambia tutto! Ecco la nuova disposizione tattica nerazzurra

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Cristian Chivu ha voltato pagina: l’Inter che ha in mente non deve più puntare su estetica e leggerezza, ma su aggressività, fame e concretezza. Dopo la deludente sconfitta contro l’Udinese, il tecnico ha lanciato un messaggio forte e chiaro alla sua squadra: “Serve più sporcizia, meno eleganza”. Il tempo delle giocate fini è finito. L’obiettivo è chiaro: costruire un’Inter verticale, feroce nel pressing e pronta a recuperare palla in maniera immediata.
Per l’allenatore nerazzurro, il possesso palla non è più una priorità. L’Inter deve essere intensa, concentrata sulle transizioni rapide e sull’aggressione costante. Un esempio perfetto di questa nuova mentalità è arrivato nel match contro la Juventus di Tudor: meno palleggio, più determinazione. Una vittoria ottenuta con cuore e spirito di sacrificio, anche con mezzi inferiori.
Un dato su tutti racconta l’evoluzione dell’Inter: 31 falli commessi in appena due partite. Numeri che, in altri contesti, farebbero storcere il naso. Per Chivu, invece, sono il segnale di una squadra che lotta, che cerca il pallone alto e non ha paura di sporcarsi le mani. L’Inter vuole recuperare l’identità di un gruppo tosto, difficile da affrontare.
In questo percorso di trasformazione, arrivano anche rinforzi. In difesa è pronto a dare il suo contributo Manuel Akanji, nuovo innesto pensato per garantire equilibrio e leadership. L’ex Manchester City prenderà il posto di Bisseck, apparso ancora troppo timido e insicuro. L’Inter, in questo senso, cerca esperienza e coraggio.
A centrocampo toccherà ancora a Barella guidare la pressione, supportato probabilmente da Sucic, mentre Calhanoglu avrà il compito di gestire la fase offensiva, agendo da regista con visione e qualità. La nuova Inter di Chivu nasce da un’idea semplice ma potente: essere più cattivi, meno belli.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il cambio di passo è già in atto. L’Inter si prepara a diventare una squadra meno raffinata ma decisamente più pericolosa. Un’Inter che non fa sconti, che vuole tornare a dominare con le armi della grinta, della corsa e della fame.