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Alessandro De Felice ·18. Juni 2025
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Alessandro De Felice ·18. Juni 2025
Il nuovo corso nerazzurro targato Cristian Chivu inizia con un pareggio amaro. Alla Rose Bowl di Pasadena, l’Inter domina nel possesso ma non va oltre l’1-1 contro un coriaceo Monterrey.
Sergio Ramos apre le danze su corner dopo un errore di Bastoni, Sommer sbaglia il tempo e i messicani passano. Lautaro Martinez risponde al 44’ con una zampata su schema da palla inattiva.
Nella ripresa, i nerazzurri sprecano troppo: Barella ciabatta un'occasione d’oro, Lautaro segna ma è in fuorigioco. Il cambio modulo non basta, il debutto mondiale si complica.
L’Inter domina nel controllo palla (62% contro 38%) ma fatica a incidere davvero. Nonostante 15 tiri e 2 grandi occasioni, Andrada non deve nemmeno sporcare i guanti. Monterrey cinico e compatto: solo 11 tiri, ma più efficaci.
Nerazzurri avanti nei passaggi (550 vs 342), angoli (6 vs 4) e falli subiti (10 vs 6), ma dietro nei placcaggi (11 vs 18) e nella concretezza. È mancata la fame. E quei 1,8 milioni di euro per la vittoria… sfumati.
Il leader difensivo del Monterrey è stato semplicemente devastante. Gol di testa come nel 2020 contro l’Inter, poi una partita da dominatore: 11 rinvii, 4 intercetti, 4 duelli aerei vinti su 5, 91% di precisione nei passaggi.
Non commette un solo fallo, guida la difesa con autorità e spegne ogni pericolo. Ramos ha segnato 5 gol nelle sue prime 10 presenze in Messico: una leggenda che continua a scrivere la storia. E l’Inter ne paga ancora le conseguenze.
Cristian Chivu parte con il piede sbagliato. Il debutto ufficiale dell’ex difensore sulla panchina nerazzurra termina senza vittoria: era dal 2016 che un nuovo tecnico non steccava la prima (Pioli vs Milan).
Non basta confermare l’impianto di Inzaghi, né tentare la carta 3-4-2-1 nella ripresa. Tanti cambi, poco incisivi. E ora il girone si fa in salita, con il River Plate già in vetta e il passaggio del turno a rischio.
L’ultimo a segnare in un Mondiale per Club con la maglia dell’Inter? Era il 2010, si chiamava Jonathan Biabiany. Ora tocca a Lautaro Martinez: la sua rete al Monterrey spezza una maledizione lunga 14 anni.
Il "Toro" non tradisce, anche se nel finale manca il bis. Un gol che riporta l’Inter sulle pagine della storia della competizione, ma che non basta per la vittoria. Un punto, tanta amarezza e… un piccolo record personale.
📸 YURI CORTEZ - AFP or licensors
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