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Emanuele Garbato·6. Oktober 2025
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Emanuele Garbato·6. Oktober 2025
Dopo settimane in cui la Juventus è stata descritta come squadra folle in virtù della vittoria per 4-3 contro l'Inter e del 4-4 immediatamente successivo contro il Borussia Dortmund in Champions, la squadra di Igor Tudor si è riscoperta sterile in attacco.
Nello 0-0 contro il Milan sono arrivati appena 3 tiri in porta: 2 di Federico Gatti, ormai bomber di ruolo a seguito della rovesciata in casa del Villarreal, e l'altro abbastanza velleitario di Andrea Cambiaso. Gli attaccanti, ma anche i trequartisti, non pervenuti.
Sin qui Jonathan David, autore di un errore di rara goffaggine da pochi metri nel match di ieri, ha segnato soltanto una volta. Fa peggio Lois Openda fermo a quota zero, mentre Dusan Vlahovic coi suoi 4 gol e un assist (a cui va aggiunta la marcatura con la Serbia) vive lo stato di forma migliore ma continua a essere utilizzato col contagocce.
A giocare di più è stato infatti David, che in 388 minuti ha segnato soltanto all'esordio col Parma. Il confronto coi 255' ricchi di gol e giocate decisive di Vlahovic è impietoso. Openda, al momento, non sembra invece proprio avere le caratteristiche del centravanti che serve a Tudor.
Ciò che emerge dopo le prime 8 partite, però, va oltre l'oggettiva difficoltà di individuare il punto di riferimento adeguato per il ruolo di attaccante centrale. Oltre a Kenan Yildiz e Francisco Conceicao, l'unico ad almeno 2 reti è un difensore come Lloyd Kelly. La squadra bianconera, infatti, si affida spesso alle proprie eccellenti individualità oltre che ai propri centimetri sulle palle inattive.
Una manovra corale che possa favorire il lavoro delle punte latita ed è un dato in controtendenza con la carriera di Tudor, che è sempre stato abile nel far arrivare tante volte in zona gol le sue formazioni così da valorizzare i più disparati centravanti. Il dato sui palloni toccati contro il Milan è l'esempio emblematico e il campanello d'allarme.
Da un lato il gioco non favorisce i terminali offensivi, dall'altro anche le scelte non aiutano. Non si è sin qui mai avuta la sensazione che chi partisse titolare fosse nello stato di forma migliore. La situazione contrattuale di Vlahovic sta complicando enormemente le cose. David è stato preso per sopperire alla sua assenza, ma la permanenza del serbo lo mette invece in ombra.
Nel finale dell'incontro col Milan si sono viste anche le due punte, che potrebbero essere un'ipotesi per dare più fiducia ai calciatori e più soluzioni alla squadra. Al momento, secondo Tudor, è però un'ipotesi valida più per i finali di partita che come variante tattica dal 1'. Serviranno scelte forti e decise per uscire dall'impasse: i numeri suggeriscono Vlahovic, ma i fattori extra-campo potrebbero condizionare.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors