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·1. Oktober 2025
Llorente a Tuttosport: «C’è una cosa che manca alla Juve in questo momento per essere subito competitiva». Poi esalta Vlahovic

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Fernando Llorente è intervenuto a Tuttosport per parlare della Juventus, attesa dal delicato impegno in Champions League in trasferta contro il Villarreal. Di seguito le parole dell’ex attaccante spagnolo, che si è soffermato anche sulla concorrenza in attacco e su Kenan Yildiz.
JUVENTUS – «Alla Juve di oggi manca l’esperienza per essere subito competitiva: negli ultimi due anni c’è stato un profondo rinnovamento. Nel 2013, quando arrivai a Torino, il gruppo veniva da due campionati di fila vinti. E c’era una spina dorsale forte, rappresentata dagli italiani, fenomeni assoluti in campo e grandi leader all’interno dello spogliatoio. Questa è una Juve in costruzione, non hanno ancora raggiunto la maturità per vincere. Gli ultimi due pareggi in particolare hanno ridato una dimensione normale alle prestazioni di questo avvio di stagione, nonostante la squadra abbia fatto di più dell’avversario. Se vuoi vincere, però, devi ottenere il massimo dalle partite in cui giochi meglio. Basti pensare al Napoli: sì, la società ha speso tanto per accontentare Conte, ma sbagliano pochissimo. C’è un grande lavoro dell’allenatore, bravissimo ad esaltare ogni singolo»
CONCORRENZA IN ATTACCO – «Vlahovic lo conosco meglio. Gli altri due sono tutti da scoprire nel mondo Juve, ma hanno comunque il curriculum da grandi giocatori. Dusan ha più esperienza e cattiveria. Per me è lui il titolare, se Tudor dovesse insistere sullo schieramento ad una punta con due trequartisti alle spalle: sbaglia ancora tanti controlli, spesso non arriva lucido in area, ma è un campione»COL VILLARREAL – «Contro il Villarreal? Per David può essere l’occasione per farsi conoscere al mondo Juve. Sì, per lui può essere la notte della svolta. Ma in generale sulla stagione resto della mia idea: per me Dusan è il titolare, è il giocatore più completo, quello che anche in Europa può sempre rappresentare un pericolo per chi lo affronta»
YILDIZ – «Per chi stravedo? Per Yildiz, senza dubbio. Col piede che ha mi avrebbe aiutato tanto. Uno come lui mi avrebbe fatto fare ancora più gol. Sta crescendo anno dopo anno, ogni partita conferma il suo valore e rafforza la sua autostima: per un giovane è fondamentale. Mi ricorda Del Piero, ma per me è ancora troppo azzardato il paragone. E si muove come Laudrup, che era uno dei miei idoli d’infanzia. Il Barcellona di Cruijff è stata la mia fonte d’ispirazione calcistica, per cui sono sempre stato colpito dai talenti. Da chi immagina le cose prima che accadano»
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